Categoria SICUREZZA SUL LAVORO

La rivalutazione 2018 prestazioni infortunio lavoro e malattia professionale

Sono state pubblicate da Inail, circolare n.40 del 25 ottobre 2018 le rivalutazioni delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale con decorrenza 1° luglio 2018. Affiancate dai riferimenti retributivi per la prima liquidazione e la riliquidazione. Si tratta delle rivalutazioni proposte da Inail con determina del Presidente Inail 29 maggio 2018, n. 253 e approvate con i decreti ministeriali del 19 luglio 2018, adeguate alla variazione dell’1,10% dell’indice dei prezzi al consumo rilevata dall’Istat.

Le rivalutazioni riguardano i settori industria, compreso il settore marittimo, agricoltura, medici esposti a radiazioni ionizzanti e tecnici sanitari di radiologia autonomi.

La circolare riporta nel dettaglio gli importi per le rendite di inabilità permanente, inabilità temporanea assoluta in agricoltura e assegno una tantum in caso di morte. Elencate le retribuzioni medie, annue minime e massime nei settori citati con le distinzioni interne per tipo di mansione o contratto.

La riliquidazione. Le indicazioni interessano l’assegno per l’assistenza personale di 539, 09 euro nei settori industria e agricoltura. Gli assegni continuativi mensili nei due settori citati e rivalutati nella stessa percentuale delle rendite. Ancora in merito alla riliquidazione vengono forniti indirizzi operativi alle Sedi territoriali in merito a rettifica, surroga e regresso, comunicazione.

“La Direzione centrale per l’organizzazione digitale invia agli interessati, come di consueto, la comunicazione concernente il provvedimento di riliquidazione delle rendite con l’indicazione del relativo conguaglio, mediante i modelli 170/I e 171/I”.

Info: Inail

Inail luglio 2018: Denunce infortuni lavoro malattie professionali

379.206 denunce di infortunio sul lavoro, 587 con esito mortale, 37.501 denunce di malattia professionale. Sono stati pubblicati da Inail gli open data luglio 2018.

Questi i dati sulle denunce pervenute all’Istituto nel periodo gennaio-luglio 2018, pubblicazione ripresa ad agosto dopo la sospensione temporanea dovuta all’aggiornamento dei sistemi rispetto all’obbligo di comunicazione a fini statisti dei casi con assenza dal lavoro di almeno un giorno. Obbligo ricordiamo in capo ai datori di lavoro.

Le 379.206 denunce indicano un -0,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, 325.054 (-0,1%) i casi in occasione di lavoro, 54.152 (-1,3%) in itinere. -1,2% donne, +0,2% uomini; -1,4% lavoratori italiani, -0,2% comunitari, +8,6% lavoratori provenienti da Paesi extracomunitari. -4,1% 30-44 anni, -1,2% 45-59, +3,7% under 29 e +5,9% 60-69 anni. Settori: -0,2% Industria e Servizi, -2,8% Agricoltura, +0,1% Conto Stato. -0,04% Nord-Ovest, -1,8% Centro, -3% Isole, +o,7% Nord-Est, +0,5% Sud.

591 le denunce di infortunio mortale gennaio-luglio 2017, 578 nel 2018: 414 in occasione di lavoro ovvero -3,9%, 173 in itinere +8,1%. “Il decremento rilevato nel confronto tra i primi sette mesi del 2017 e del 2018 è legato esclusivamente alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono stati quattro in meno (da 531 a 527), mentre quella femminile ha registrato 60 decessi in entrambi i periodi”. Quasi la metà dei casi di infortunio mortale ha riguardato persone tra i 50 e i 64 anni: 291 (nel 2017 247). Dieci gli incidenti mortali plurimi.

+3,5% le denunce di malattia professionale, 37.501 a fronte delle 36.224 del 2017, 1.277 in più. Aumento in tutti i comparti: 2,9% Industria e servizi, 6,2% Agricoltura, 2,1% Conto Stato. Un terzo delle denunce al Centro +717, quindi Sud +568, Nord-Ovest +115, Nord-Est +10, -133 Isole. 21.676 casi di patologie del sistema osteo muscolare e del tessuto connettivo, 4.211 sistema nervoso, 2.774 orecchio, 1.618 sistema respiratorio, 1.401 tumori.

Info: Inail open data luglio 2018 infortuni malattie professionali 

Verifica sicurezza estintori portatili utilizzati nella formazione, VVF

Attività di accertamento dell’idoneità tecnica per i lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro – Raccomandazioni circa l’impiego degli estintori portatili.

Questa la circolare pubblicata dai Vigili del Fuoco il 14 agosto 2018 con indicazioni utili per la verifica della sicurezza degli estintori portatili, in questo caso utilizzati nei corsi e negli esami erogati da un Comando VVF.

La nota dopo aver ricordato l’obbligo per i fornitori di garantire presidi idonei e certificati, dopo aver citato l’alta frequenza di scariche e ricariche alla quale questi potrebbero essere sottoposti e quindi l’eventualità per i corsi di richiedere estintori con minori pressioni di esercizio, elenca le operazioni preliminari che Commissione o incaricati dovranno compiere all’arrivo degli strumenti.

Verificare la leggibilità dell’etichetta, la vita utile ammissibile, marcatura CE requisiti PED per presidi successivi al 29 maggio 2002, integrità, accoppiamento manichetta cono, manichetta valvola di comando, indicatore di pressione in campo verde, sigillo sulla valvola di azionamento.

Inoltre, all’atto della richiesta del corso o dell’accertamento finale, il fornitore degli estintori dovrà presentare al Comando una dichiarazione in cui esprime che i presidi messi a disposizione sono conformi al prototipo omologato (art.8 comma 1 lett.c) del DM 7 gennaio 2005) e che sono stati sottoposti a corretta manutenzione (art.4 comma 2 del DM 7 gennaio 2005)”. Il personale docente e discente dovrà sempre essere protetto in base alla valutazione del rischio effettuata.

Info: VVF circolare n.11197 del 14 agosto 2018

Rivalutazione sanzioni in materia salute e sicurezza sul lavoro

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.140 del 19 giugno 2018 il comunicato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 6 giugno 2018 che informa circa la pubblicazione del decreto Inl n.12 del 6 giugno sulla valutazione quinquennale delle sanzioni prevista dall’articolo 306 delDecreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, cosi come modificato dal decreto-legge 28 giugno 2013 n. 76.

Secondo quanto previsto dal nuovo decreto dal 1° luglio 2018 le ammende per contravvenzione in materia di igiene salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie vengono rivalutare dell’1,9%.

La rivalutazione è stata calcolata seguendo la variazione Istat dell’indice dei prezzi al consumo 2013-2018.

Info: Inl, decreto direttoriale n.12 del 6 giugno 2018

Garante Privacy, tirocini per laureati 2° semestre 2018

È stato pubblicato dal Garante della Privacy un avviso per la selezione di cinque giovani laureati che potranno seguire un tirocinio di sei mesi nella sede dell’Autorità.

Si tratta di un periodo formativo semestrale non rinnovabile né ripetibile che verrà presumibilmente attivato nel luglio 2018. Gratuito, non comporta rapporti di lavoro subordinato, con indennità mensile di 800 euro dopo partecipazione minima al 70% delle giornate e ridotta proporzionalmente alla riduzione delle presenze.

Quattro posti per profilo giuridico e uno comunicazione.

Per laureati da non più di dodici mesi con laurea di secondo livello specialistica, magistrale o ciclo unico, conseguita con votazione non inferiore a 105/110 (o equivalente) in giurisprudenza, scienze politiche, scienze della comunicazione o equipollenti. I candidati non devono aver compiuto 30 anni.

Prevista una selezione sulle candidature di un gruppo destinato a colloquio, dal quale puoi verranno stilate le graduatorie definitive. “Le predette graduatorie conserveranno validità sino all’indizione di una nuova selezione (a titolo meramente informativo, si fa presente che di norma le selezioni in questione hanno cadenza semestrale). Per esigenze di carattere organizzativo, l’Autorità si riserva di comunicare le date dei colloqui anche con breve preavviso”.

Domande da inviare all’indirizzo protocollo@pec.gpdp.it compilate secondo il seguente schema.

Scadenza fissata a venti giorni dalla pubblicazione dell’avviso sul sito del Garante, avvenuta l’8 giugno 2018.

Info:
Garante Privacy tirocini formativi 2° semestre 2018
La pagina con tutti i tirocini e i bandi di concorso

Stampa 3D, tecnologie monitoraggio, e-retail, farmaci, rischi lavoro

Sono state rilasciate da Eu-Osha le versioni in italiano di due approfondimenti pubblicati nel luglio del 2017, uno riguardante l’impatto della stampa 3D sul lavoro e sulla sicurezza; l’altro sulle tecnologie di monitoraggio, i vantaggi, i rischi e la privacy.

Il documento offre una panoramica su quanto attualmente possa rientrare nella produzione additiva, produzione desktop, prototipazione rapida, fabbricazione digitale. Descrive tecniche e applicazioni e prospetta rischi per il lavoro, per la stabilità dei posti di lavoro, per la qualità della vita, per la salute. L’impatto che la stampa 3D potrebbe avere sugli ambienti di lavoro e quindi sugli stili di vita.

Tra gli argomenti la differenza tra stampa 3D e macchinari ad elevata tecnologia ma abituali come ad esempio la fresatrice CNC, i costi di una stampante desktop o di macchinari professionali, le tecniche di stampa per unione ed estrusione, i materiali. L’impatto sociale ed individuale, le attività in casa e i fablab, il futuro prossimo della stampa di alimenti e della biostampa, la nano-stampa.

“L’impatto quotidiano della stampante 3D sulla sicurezza fisica sul luogo di lavoro è probabilmente limitato. Ci saranno rischi, ma difficilmente si prevede che ci saranno nuovi rischi legati alla sicurezza fisica”. “Tuttavia, l’impatto sul benessere del lavoratore può essere significativo. La stampa 3D introduce nuovi rischi in termini di insicurezza del lavoro, orari di lavoro, responsabilità, monotonia e routine sul luogo di lavoro, esigenze di rimanere al corrente con i nuovi sviluppi attraverso la formazione e l’istruzione e, infine, rischi per la sicurezza derivanti dall’introduzione di macchinari sperimentali. Si raccomanda vivamente di fornire una risposta a questi cambiamenti nell’ambiente di lavoro a livello europeo e non nazionale, in quanto la stampa 3D è un’economia globale”.

L’osservazione dell’evoluzione della stampa 3D nel lavoro dovrebbe essere condotta attraverso monitoraggio e verifica dei cambiamenti in atto  e in primo luogo attraverso una regolamentazione che osservi il susseguirsi di novità brevetti investimenti. I rischi per il benessere sul lavoro potrebbero derivare da ritmi e orari, scarsa protezione collettiva in caso di startup e microimprese, dai tipi di materiale stampato e dalle relative emissioni. Da precarietà e scarso coinvolgimento sul lavoro. Da qui l’importanza della formazione: “La formazione può avere un’influenza positiva sulla motivazione dei lavoratori. I lavoratori della stampa 3D sono di solito relativamente giovani. I datori di lavoro dovrebbero, inoltre, adottare misure supplementari per mantenerli motivati, condividendo la responsabilità e offrendo condizioni di lavoro flessibili”.

Tecnologia di monitoraggio: la ricerca del benessere del xxi secolo? Il secondo documento è un’analisi sull’utilità delle tecnologie di monitoraggio per la sicurezza e per il benessere, su quanto sia possibile individuare il benessere di una persona, su quanto le tecnologie possano essere fondamentali in aspetti come la segnalazione di rischi, sulla privacy.

Si affronta il confine tra tecnologie di monitoraggio e qualunque gadget, strumento professionale elettronico possa essere in dotazione di una persona per lavorare, essere in contatto con i colleghi. Che cosa è la tecnologia di monitoraggio partendo dall’Epm (Enterprise Performance Management) per il controllo delle prestazioni introdotto alcuni decenni fa.

Le differenti forme per il controllo, dall’audio al posizionamento passando per i campioni del sangue, le interviste; l’accumulo di mega dati, l’arrivo delle TIC tecnologie dell’informazione e della comunicazione, il concetto di benessere, quanto sia possibile effettivamente analizzare e di conseguenza intervenire sul benessere di una persona.

“La tecnologia di monitoraggio finalizzata al benessere diventerà la migliore alleata dei lavoratori? Per vincere questa sfida, la tecnologia di monitoraggio si basa sull’esperienza clinica derivante dalla conduzione di esperimenti e dall’adozione di interventi e approcci graduabili. Infatti, è stato spesso affermato che tutti i problemi professionali connessi alle TIC sono stati risolti utilizzando la tecnologia di monitoraggio. Ad esempio, i problemi muscolo-scheletrici possono essere evitati utilizzando tecnologie persuasive, il problema dell’inattività fisica viene affrontato nello stesso modo e così anche mal di testa, diabete, disturbi del sonno e isolamento sociale. Quindi sembra essere un caso di «soluzione unica valida in tutti i casi”.

Le sfide per gli ambienti di lavoro riguardano la tecnologia di monitoraggio (incorporata e indossabile e tecnologia persuasiva), la raccolta dei dati, il calcolo, la possibilità di giungere a standard per intervenire sul benessere in relazione alla variabilità di ogni persona, la sicurezza della trasmissione degli stessi dati e quindi la privacy, la riservatezza, lo stress derivante dall’essere sempre controllati, il Grande Fratello.

“In sintesi, come accade per tutta la tecnologia che interagisce con le persone, la tecnologia di monitoraggio finalizzata al benessere deve innanzitutto porre al centro l’essere umano. Esistono attuazioni specifiche per i contesti occupazionali che rispettano la vita privata, la sicurezza e lo stress dei lavoratori legato al monitoraggio e si può prevedere che se ne aggiungeranno altre. La tecnologia di monitoraggio finalizzata al benessere in generale rimarrà una grande sfida per diverso tempo e saranno le scienze sociali, anziché la scienza e la tecnologia, a dover fornire le soluzioni significative. Tenendo conto di tutti questi aspetti, la tecnologia di monitoraggio finalizzata al benessere ha già cambiato le regole del gioco negli ambienti di lavoro e farà sempre più la differenza in futuro”.

I due approfondimenti tradotti in italiano sono stati pubblicati da Eu-Osha insieme a due nuove schede per ora disponibili soltanto in inglese riguardanti l’e-retail e l’uso di farmaci sul lavoro. Da un lato il commercio al dettaglio, la salute e la sicurezza in relazione a turni, tempi di evasione degli ordini, i ritmi derivanti dalle richieste del commercio online (Il futuro del settore del commercio al dettaglio (on-line) dal punto di vista della salute e sicurezza sul lavoro).

Dall’altra i farmaci, l’uso di medicinali che permettono di aumentare le prestazioni lavorative. Rischi emergenti, affrontanti osservando contesti, implicazioni sulla salute, politiche e buone prassi attuali e auspicabili (Politiche in materia di farmaci che migliorano le prestazioni nel posto di lavoro: una prospettiva dal punto di vista della SSL).

Info: Eu-Osha, e-retail, farmaci sul lavoro, stampa 3D, tecnologie di monitoraggio 

Ministero del Lavoro : Rinnovo autorizzazione ponteggi, istruzioni in circolare

Pubblicata dal Ministero del Lavoro il 28 maggio 2018 la circolare n.10 con le indicazioni riguardanti il Rinnovo delle autorizzazioni alla costruzione e all’impiego di ponteggi, ai sensi dell’articolo 131, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Attualmente è attivo un Gruppo di lavoro tecnico istituito dal Ministero del Lavoro con il Servizio tecnico centrale del Consiglio superiore dei lavori pubblici dell’Inail e l’Istituto per le tecnologie della costruzione del Cnr, per analizzare in base a quanto previsto dagli articoli 131 e 132 del Testo Unico sicurezza, l’evoluzione tecnica dei ponteggi fissi.

Tale gruppo di lavoro tenendo in considerazione anche le recenti Norme tecniche per le costruzioni decreto 17 gennaio 2018, definirà delle nuove regole per la costruzione e l’impiego dei ponteggi fissi. Nell’attesa della loro stesura, il Ministero del Lavoro invita all’invio delle istanze di rinnovo decennale previsto dall’articolo 131. “Questa Amministrazione ha necessità di conoscere le autorizzazioni per le quali permanga tuttora l’interesse del fabbricante al relativo rinnovo decennaleCiò al fine di poter avviare, una volta disponibili le nuove indicazioni tecniche applicabili ai ponteggi metallici, la necessaria istruttoria per verificarne l’adeguatezza al progresso tecnico secondo quanto previsto dal richiamato articolo 131, comma 5″.

Le istanze di rinnovo dovranno essere inviate dal titolare dell’autorizzazione entro il 15 giugno 2018. Dovranno essere inviate a dgrapportilavoro.div3@pec.lavoro.gov.it corredate di copia delle precedenti autorizzazioni e dichiarazioni su requisiti del ponteggio e produzione in corso ai sensi del d.P.R. n. 445/2000. Quelle già presentate dovranno essere integrare con i documenti citati.

Le domande pervenute dopo il 15 giugno 2018 non verranno accettate e l’autorizzazione quindi non rinnovata verrà automaticamente revocata. “Nelle more che siano elaborate le nuove indicazioni tecniche applicabili ai ponteggi metallici, le autorizzazioni per le quali sia stata regolarmente presentata istanza di rinnovo saranno decise sulla base delle indicazioni tecniche attualmente vigenti.

Si rappresenta fin d’ora che questo Ministero, una volta disponibili le nuove istruzioni tecniche, renderà noti – con la necessaria tempestività – i termini e le modalità per la revisione delle autorizzazioni rinnovate medio tempore, sulla base delle nuove istruzioni tecniche”.

Info: Ministero Lavoro, circolare n.10 del 28 maggio 2018