Circolare Inps su regime contributivo apprendistato

È stata pubblicata da Inps la circolare 14 novembre 2018, n. 108 che elenca i dettagli del regime contributivo vigente riguardante l’apprendistato, secondo ilDecreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 che ha abolito il Decreto legislativo 14 settembre 2011, n. 167 Testo Unico.

Rapporti di apprendistato. Assetto del regime contributivo a seguito della integrazione delle misure di agevolazione introdotte nel corso degli ultimi anni. Istruzioni contabili. Variazioni al piano dei conti. Attualmente l’apprendistato viene regolato dagli articoli 41-47 del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81. Così viene definito “un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato alla formazione e alla occupazione dei giovani”. Le tre tipologie di collaborazione possibili sono:

  • apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore;
  • apprendistato professionalizzante (per mobilità ordinaria o trattamento di disoccupazione;
  • apprendistato di alta formazione e di ricerca.

La circolare Inps riassume e spiega anche attraverso tabelle ogni adempimento in merito a tutela previdenziale e assistenziale, imponibile, contribuzioni in regime generale a carico sia del datore di lavoro che dell’apprendista, gli incentivi per il primo livello, la misura della contribuzione in contratto di apprendistato per ricerca e professionalizzante.

Ancora, vengono riportate le istruzioni contabili le istruzioni per il flusso Uniemens per contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma professionale, il diploma di istruzione secondaria superiore e il certificato di specializzazione tecnica superiore e per l’apprendistato professionalizzante di percettori di indennità di mobilità ovvero di indennità di disoccupazione.

La circolare succede le precedenti.

Info: Inps

I diritti, nuova scheda informativa del Garante Privacy

I diritti.

Questo il tema dell’ultima scheda informativa pubblicata dal Garante della Privacy riguardante il Regolamento (UE) 2016/679. Infografica sui diritti per la protezione dei dati di cui beneficia una persona, l’accesso, l’azione attraverso di essi e l’opposizione al trattamento.

Il foglio interessa in particolare quanto previsto dal Regolamento negli articoli dal 15 al 22, come comportarsi per proteggere i propri dati rivolgendosi al titolare del trattamento.

In merito all’accesso la persona ha il diritto di conoscere se sia in corso un trattamento (copia, origine, destinatari, profilazione, periodo di conservazione). Quindi dove previsto, può avanzare richiesta di cancellazione o limitazione del trattamento, oppure avvalersi del diritto di portabilità, ovvero del trasferimento dei dati a un altro titolare. L’opposizione. L’oggetto del trattamento può motivare una richiesta di opposizione, o presentare un’opposizione senza motivazione nel caso in cui i dati siano utilizzati per marketing diretto.

La scheda del Garante elenca le modalità utili per esercitare attraverso il Garante i diritti elencati: posta elettronica o posta raccomandata al Garante della Privacy inviando un modulo dedicato. Il titolare del trattamento una volta sollecitato dovrà rispondere entro un mese o richiedere una proroga per farlo di un massimo di due mesi. Altrimenti e in caso di risposta non soddisfacente la persona può inviare un reclamo ancora al Garante o all’Autorità giudiziaria ai sensi dell’art. 77 del Regolamento.

Info: Garante Privacy

La rivalutazione 2018 prestazioni infortunio lavoro e malattia professionale

Sono state pubblicate da Inail, circolare n.40 del 25 ottobre 2018 le rivalutazioni delle prestazioni economiche per infortunio sul lavoro e malattia professionale con decorrenza 1° luglio 2018. Affiancate dai riferimenti retributivi per la prima liquidazione e la riliquidazione. Si tratta delle rivalutazioni proposte da Inail con determina del Presidente Inail 29 maggio 2018, n. 253 e approvate con i decreti ministeriali del 19 luglio 2018, adeguate alla variazione dell’1,10% dell’indice dei prezzi al consumo rilevata dall’Istat.

Le rivalutazioni riguardano i settori industria, compreso il settore marittimo, agricoltura, medici esposti a radiazioni ionizzanti e tecnici sanitari di radiologia autonomi.

La circolare riporta nel dettaglio gli importi per le rendite di inabilità permanente, inabilità temporanea assoluta in agricoltura e assegno una tantum in caso di morte. Elencate le retribuzioni medie, annue minime e massime nei settori citati con le distinzioni interne per tipo di mansione o contratto.

La riliquidazione. Le indicazioni interessano l’assegno per l’assistenza personale di 539, 09 euro nei settori industria e agricoltura. Gli assegni continuativi mensili nei due settori citati e rivalutati nella stessa percentuale delle rendite. Ancora in merito alla riliquidazione vengono forniti indirizzi operativi alle Sedi territoriali in merito a rettifica, surroga e regresso, comunicazione.

“La Direzione centrale per l’organizzazione digitale invia agli interessati, come di consueto, la comunicazione concernente il provvedimento di riliquidazione delle rendite con l’indicazione del relativo conguaglio, mediante i modelli 170/I e 171/I”.

Info: Inail

Modifica all’articolo 99 del TU, notifica preliminare decreto sicurezza

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.231 del 4 ottobre 2018 il Decreto-legge 4 ottobre 2018, n. 113 – Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità Ministero dell’interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale. Il decreto nell’articolo 26 Monitoraggio dei cantieri apporta una modifica all’articolo 99, comma 1, del Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, per quel che riguarda la notifica preliminare.

Per effetto del decreto vengono aggiunte le parole “nonché al prefetto” dopo “direzione provinciale del lavoro” al comma 1, che così dovrà recitare ora: “1. Il committente o il responsabile dei lavori, prima dell’inizio dei lavori, trasmette all’azienda unità sanitaria locale e alla direzione provinciale del lavoro nonché al prefetto territorialmente competenti la notifica preliminare elaborata conformemente all’allegato XII, nonché gli eventuali aggiornamenti nei seguenti casi:

a) cantieri di cui all’articolo 90, comma 3;
b) cantieri che, inizialmente non soggetti all’obbligo di notifica, ricadono nelle categorie di cui alla lettera a) per effetto di varianti sopravvenute in corso d’opera;
c) cantieri in cui opera un’unica impresa la cui entità presunta di lavoro non sia inferiore a duecento uomini-giorno”.

Fonte: Gazzetta Ufficiale

Quattro mesi di Regolamento UE 2016/679 ecco il primo bilancio del Garante Privacy

Ecco alcuni dei dati pubblicati dal Garante per la Privacy nel bilancio sui primi quattro mesi di applicazione del Regolamento UE 2016/679, 40.738 comunicazioni, 2.547 reclami e segnalazioni.

I numeri sono raccolti nella pagina del sito del Garante dedicata al Regolamento Ue 2016/679 insieme a testi, informative, analisi e guide.

40.738 le comunicazioni dei dati di contatto degli Rpd dal 25 maggio 2018, 2.547 reclami e segnalazioni, nel 2017 sono state 1.795. Ancora 305 notificazioni di Data Breach e circa 7.200 i contatti con l’Urp. 4.400 nel 2017.

In merito ai social ancora il Garante, con una nota del 28 settembre, ha informato circa la pubblicazione del proprio profilo Telegram, nuovo canale informativo social che si aggiunge agli esistenti LinkedinInstagramYoutube e Google+.

Info: Garante Privacy

Le linee guida uso antibiotici negli allevamenti emanate dal Ministero della Salute

Sono state pubblicate dal Ministero della Salute le Linee guida per la promozione dell’uso prudente degli antimicrobici negli allevamenti zootecnici per la prevenzione dell’antimicrobico-resistenza, il documento indirizzato ad autorità competenti, veterinari e operatori del settore, realizzato dalla Sezione per la
farmacosorveglianza sui medicinali veterinari del Comitato tecnico per la nutrizione e la sanità animale.

“La resistenza agli antimicrobici (di seguito AMR) è un fenomeno naturale biologico di adattamento di alcuni
microrganismi che acquisiscono la capacità di sopravvivere o di crescere in presenza di un agente antimicrobico. La capacità di resistere si realizza per mutazioni genetiche o per acquisizione, da altri organismi, di geni di
resistenza già “precostituiti”.

Il fenomeno può riguardare tutti i tipi di farmaci antimicrobici: antibatterici (detti anche antibiotici), antifungini, antivirali, antiparassitari.

In Italia, il problema al momento di maggiore impatto, per cui sono più urgenti le azioni di prevenzione e
controllo, è rappresentato dalla resistenza agli antibiotici, categoria di medicinali più venduta e utilizzata nel
settore veterinario. Pertanto, il documento che segue è focalizzato sugli antibiotici e il termine antimicrobico è
utilizzato esclusivamente per coerenza con l’espressione adoperata a livello internazionale”.

Il documento riporta indicazioni per la riduzione dell’uso inappropriato di medicinali antimicrobici, per un approccio prudente e conscio per la salute degli animali, degli allevamenti e quindi dei consumatori.

L’antimicrobico-resistenza, fenomeno che annovera tra le cause primarie anche la somministrazione fuori controllo di antimicrobici, è uno dei maggiori rischi per il benessere degli allevamenti. Rischi che possono essere arginati adottando misure idonee riguardanti l’igiene, l’alimentazione, il controllo delle malattie infettive e infine campagne di vaccinazione. Aspetto al quale cui la guida dedica uno studio particolare, in cui viene analizzata la possibilità di somministrare vaccini al posto degli antibiotici.

Info: Ministero Salute

Rendicontazione piano controlli prodotti chimici 2017

Sono stati 1331 i controlli effettuati nel 2017 e hanno interessato 480 imprese (più verifiche per ogni impresa e prodotto chimico). 512 i controlli documentali, 810 analitici, 9 analitici Usmaf. 175 i controlli reattivi, ovvero causati da eventi e inadempienze (102 analitici e 73 documentali), 92 quelli condotti dalla collaborazione di diverse Autorità (9 congiunti tra ispettori di varie Regioni, 73 con altre Autorità specifiche di settore come cosmetici e luoghi di lavoro, 10 dalla collaborazione ACN REACH-CLP – Regioni PPAA – amministrazioni dello Stato). 1151 le sostanze e miscele verificate, 751 SDS, 164 articoli. 106 le violazioni.

Entrando nel dettaglio dei dati, il 9% delle imprese controllate appartiene alle categorie fabbricazione di prodotti chimici di base, organici, inorganici, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche; 8% fabbricazione di pitture, vernici, smalti e adesivi sintetici; 6% commercio all’ingrosso di elettrodomestici, macchinari e altri prodotti; 5% commercio di carburante e combustibili; 5% commercio al dettaglio di articoli;, 5% commercio di prodotti chimici; ancora 5% tessile e pelle. Le imprese sono state identificate “ mediante il sistema di classificazione statistica delle attività economiche NACE2. Il campione di imprese controllate per le quali è disponibile questa informazione è costituito da un numero di imprese pari a n. 418, mentre per n. 62 imprese tale informazione è risultata non nota”.

Per quanto riguarda i ruoli e considerando la possibilità che ogni impresa possa ricoprirne più di uno: 256 utilizzatori a valle, 163 distributori, 70 produttori importatori di articoli, 51 importatori di sostanze, 43 fabbricanti, 3 impiegati nella logistica. Dimensione, dato disponibile per 389 del 480 imprese controllate: 114 piccole, 118 micro, 84 medie, 63 non Pmi.

601 degli 819 controlli analiciti hanno interessato le Restrizioni, 67 le Autorizzazioni, 46 Classificazione correttezza SDS, 96 SVHC negli articoli. 9 i controlli analitici Usmaf: 6 a Napoli, 1 ciascuno a Milano Malpensa, Porto Torres, Rivalta Scriva. Le 106 violazioni: 88 illeciti amministrativi, 9 casi con notizia di reato, 9 con raccomandazione scritta.

Info: rendicontazione Piano nazionale controlli prodotti chimici 2017

Incidente stradale a Foggia, dodici morti e scenario mostruoso a Bologna

Dodici persone sono morte ieri in un incidente stradale avvenuto tra Foggia e Termoli sulla Strada Statale 16 altezza Lesina. Un tir che viaggiava in direzione San Severo ha invaso la corsia opposta travolgendo un furgone sul quale si trovavano le vittime, tutti lavoratori migranti probabilmente di rientro da una giornata nei campi di pomodori. Sette delle dodici vittime sono state identificate e sono risultate essere regolarmente presenti sul territorio nazionale. Tre i feriti, tra i quali il conducente del tir.

L’incidente segue di pochi giorni il caso analogo avvenuto il pomeriggio del 4 agosto sulla provinciale 105 tra Castelluccio dei Sauri e Ascoli Satriano dove un camion che stava trasportando pomodori si è scontrato con un furgone. Quattro le vittime e tre i feriti gravi. Anche in questo caso tutte le vittime erano braccianti e migranti.

Ancora altri morti:

Un morto e circa 70 feriti è invece il bilancio dell’incidente apocalittico avvenuto ieri a Bologna, sul viadotto al km 4.300 direzione Sud del Raccordo Autostradale Bologna Casalecchi, bretella A1-A14, dopo il tamponamento tra un’autocisterna che trasportava GPL e un tir.

L’impatto ha causato l’esplosione della cisterna, un enorme incendio e quindi il crollo di una parte del viadotto franato sulla via Emilia. Fiamme ed esplosioni che hanno coinvolto da quel momento attività e abitazioni del quartiere circostante, decine di auto di un concessionario sottostante.

L’uomo che ha perso la vita è il conducente della cisterna, Andrea Anzolin 42 anni.

La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti.

Decreto dignità

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.16 del 13 luglio 2017 il Decreto legge 12 luglio 2018, n. 87 Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese, provvedimento approvato dal Consiglio dei Ministri del 2 luglio 2018, in vigore dal 14 luglio e a breve presentato alle Camere per la conversione in legge.

In merito ai contratti di lavoro a tempo determinato il provvedimento riporta modifiche agli articoli 19, 21 e 28 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81. All’articolo 19 viene sostituito il comma 1 “Al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non superiore a trentasei mesi”, con il seguente: “Al contratto di lavoro subordinato può essere apposto un termine di durata non superiore a dodici mesi. Il contratto può avere una durata superiore, ma comunque non eccedente i ventiquattro mesi, solo in presenza di almeno una delle seguenti condizioni:  a) esigenze temporanee e oggettive, estranee all’ordinaria attività, ovvero esigenze sostitutive di altri lavoratori;  b) esigenze connesse a incrementi temporanei, significativi e non programmabili, dell’attività ordinaria”.

Passa da 36 a 24 mesi la durata di un contratto a tempo determinato tra lo stesso datore e lo stesso lavoratore (fatte salve disposizioni da contratti collettivi e attività stagionali articolo 21 comma 2). “Qualora il limite dei trentasei mesi sia superato, per effetto di un unico contratto o di una successione di contratti, il contratto si trasforma in contratto a tempo indeterminato dalla data di tale superamento”. Rinnovo con atto scritto e proroga  che necessiterà di atto scritto eccedendo il termine complessivo i dodici mesi.

Rinnovo di contatto a tempo determinato, con consenso del lavoratore, solo con durata iniziale inferiore a 24 mesi, rinnovo massimo per quattro volte in 24 mesi, alla quinta proroga contratto a tempo indeterminato. Impugnazione entro 180 giorni. Disposizioni che si applicano per i contratti stipulati, rinnovati o prorogati a partire dall’entrata in vigore del decreto. Non alla PA. Articolo 2 del decreto: per i contratti a tempo determinato applicazione della disciplina Capo III del Decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 ad esclusione degli articoli 23 e 24, Numero complessivo di contratti a tempo determinato e Diritti di precedenza.

In merito all’indennità di licenziamento senza giusta causa l’articolo 3 modifica l’articolo 3, comma 1, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 23. Aumentato a 6-36 mensilità il periodo di tempo utile per il calcolo dell’indennità. +0,5% sul contributo addizionale a carico del datore di lavoro per contratti a tempo determinato di cui all’articolo 2, comma 28, della legge 28 giugno 2012, n. 92, ora all’1,4%.

Delocalizzazione. Imprese italiane ed estere che operano sul territorio italiano decadono dal beneficio degli aiuti di Stato per investimenti produttivi in caso di delocalizzazione in Stati non appartenenti allo spazio economico Europeo avvenuta entro cinque anni dalla data di conclusione del beneficio. Con sanzioni previste da due a quattro vole l’importo del beneficio stesso. Decadono anche in caso di delocalizzazione e beneficio per investimenti mirati su un determinato sito: delocalizzaizone avvenuta entro cinque anni dall’investimento. Sanzioni e controlli stabiliti da ciascuna amministrazione responsabile. “L’importo del beneficio da restituire per effetto della decadenza è, comunque, maggiorato di un tasso di interesse pari al tasso ufficiale di riferimento vigente alla data di erogazione o fruizione dell’aiuto, maggiorato di cinque punti percentuali”.

“Per i benefici già concessi o banditi, nonché per gli investimenti agevolati già avviati, anteriormente alla data di entrata in vigore del presente decreto, resta ferma l’applicazione della disciplina vigente anteriormente alla medesima data, inclusa, nei casi ivi previsti, quella di cui all’articolo 1, comma 60, della legge 27 dicembre 2013, n. 147“.

Ancora imprese beneficiarie di aiuti, italiane o estere operanti sul territorio nazionale. Decadenza dal beneficio in caso di aiuti con impatto occupazionale e riduzione dei livelli occupazionali superiore al 10%; decadenza proporzionale al calo dell’occupazione e totale con taglio superiore al 50%. In caso di agevolazioni concesse o bandite o avviate dopo l’entrata in vigore del decreto.

Iper ammortamento per beni destinati a strutture produttive sul territorio nazionale: in caso di cessione dei beni agevolati recupero delle quote attraverso aumento del reddito imponibile. Disposizioni in vigore su investimenti successivi all’operatività del decreto.

Credito di imposta per ricerca e sviluppo non valido per beni immateriali e operazioni tra imprese dello stesso gruppo. “In deroga all’articolo 3 della legge 27 luglio 2000, n. 212, la disposizione del comma 1 si applica a decorrere dal periodo d’imposta in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, anche in relazione al calcolo dei costi ammissibili imputabili ai periodi d’imposta rilevanti per la determinazione della media di raffronto. Per gli acquisti derivanti da operazioni infragruppo intervenute nel corso dei periodi d’imposta precedenti a quello in corso alla data di entrata in vigore del presente decreto, resta comunque ferma l’esclusione dai costi ammissibili della parte del costo di acquisto corrispondente ai costi gia’ attributi in precedenza all’impresa italiana in ragione della partecipazione ai progetti di ricerca e sviluppo relativi ai beni oggetto di acquisto”.

Semplificazione fiscale e redditometro, articolo 10, abrogato il decreto del Ministro dell’economia e delle
finanze 16 settembre 2015 a partire dall’anno di imposta 2016, non sul 2015, non per atti notificati e non sono previsti rimborsi.

Comunicazioni telematiche alla Agenzia delle Entrate. Dati terzo trimestre 2018 comunicabili entro il 28 febbraio 2019. Scadenza “entro il 30 settembre per il primo semestre ed entro il 28 febbraio dell’anno successivo per il secondo semestre”. Abolito lo split payment per realtà i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta sul reddito ovvero a ritenutaa titolo di acconto. Per fatture emesse dopo l’entrata in vigore del decreto.

Ludopatia. Vietata qualsiasi forma di pubblicità di giochi e scommesse e a partire dal 1° gennaio 2019 qualsiasi sponsorizzazione o sovrimpressione del marchio. Escluse le lotterie nazionali. Sanzioni irrogate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni: 5% del valore della pubblicità e non meno di 50mila euro. Norme non applicabili a contratti in essere e non per più di un anno dall’entrata in vigore del decreto.

“La misura del prelievo erariale unico sugli apparecchi di cui all’articolo 110, comma 6, lettera a) e lettera b), del testo unico di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, è fissata, rispettivamente, nel 19,25 per cento e nel 6,25 per cento dell’ammontare delle somme giocate a decorrere dal 1° settembre 2018 e nel 19,5 per cento e nel 6,5 per cento a decorrere dal 1° maggio 2019”.

Info: GU n.161 del 13 luglio 2018 Decreto-legge 12 luglio 2018 n.87

Factsheet Inail : Alimentazione e lavoro

È stata pubblicata da Inail tra maggio e giugno 2018 una serie di schede di approfondimento sul benessere negli ambienti di vita e di lavoro, la tutela dei lavoratori. Una di queste schede ha affrontato il tema Alimentazione e lavoro. Indicazioni per un’offerta mirata da parte delle mense, la prevenzione e la buona salute in rapporto agli alimenti quotidiani.

Stili di vita sani, mangiare sano sul lavoro, datori di lavoro e mense. Una corretta alimentazione viene ormai abitualmente indicata dalle istituzioni sanitarie nazionali e internazionali come una delle principali armi contro l’insorgere di malattie croniche non trasmissibili NCD, contro malattie cardiovascolari, respiratorie, tumori. Seguire un’alimentazione sana, favorire un’alimentazione sana sul lavoro diviene quindi uno degli accorgimenti chiave per la tutela della salute del lavoratore, che avrebbe poi conseguenze positive in termini di performance e produttività.

La scheda riporta in una tabella il rapporto tra tipi di mansione e dispendio energetico, tra lavoro leggero moderato pesante e assunzione di Kcal/H, differenti esigenze caloriche tra uomini e donne. Quindi Cinque regole fondamentali per una corretta alimentazione anche al lavoro, riassumendole: frutta e verdura, meno grassi, varietà, acqua in abbondanza, porzioni consone.

In merito ai pasti somministrati in azienda, viene consigliata un’attenzione particolare alle esigenze derivanti da patologie, intolleranze allergie. Si segnalano la possibilità di stipulare convenzioni per buoni pasto anche in frutteria, la vigilanza del medico competente ed eventualmente di un nutrizionista anche sui distributori automatici.

“Nelle mense aziendali potrebbero essere proposti menù con l’indicazione della composizione di ogni pietanza e delle relative calorie. L’attenzione alla dieta dovrebbe essere un argomento trattato nei corsi di informazione e formazione (Tabella 2) con la raccomandazione di tenere sotto controllo il peso utilizzando i parametri dell’indice di massa corporea e della circonferenza addominale”.

Info: Inail, factsheet Alimentazione e lavoro