2° Rapporto Anmil sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro

È stata presentata il 10 settembre da Anmil la seconda edizione del Rapporto sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, seconda edizione di un documento nel quale Anmil analizza quanto accaduto nell’anno appena concluso in merito alla sicurezza e allo stato di attuazione del Testo Unico. Gli interventi del legislatore, giurisprudenza e prassi amministrativa, studio e ricerca, l’andamento del numero di infortuni sul lavoro e malattie professionali.

Il documento è stato presentato a Roma nella Sala del Parlamentino del CNEL, così si legge nell’intervento introduttivo del presidente Anmil Franco Bettoni: “sulla scia del successo della prima edizione, ANMIL ha deciso di presentare il secondo Rapporto. Elemento di novità di questa edizione è però costituito dalla presenza di una sezione speciale dedicata all’analisi dello stato di attuazione del Testo Unico Salute e Sicurezza sul Lavoro, in occasione della celebrazione dei suoi dieci anni di vigenza. L’obiettivo è di contribuire, ancora una volta con la consueta impronta etica e sociale, all’innalzamento del livello di conoscenza e consapevolezza pratica della complessa materia prevenzionistica. Una volontà che si rafforza quest’anno, che la nostra Associazione compie 75 anni, costantemente rivolti al monitoraggio dell’evoluzione del fenomeno infortunistico e di rischio in tutti settori produttivi, oltre che dell’evoluzione del quadro normativo per la salute e la sicurezza dei lavoratori”.

Consultabile gratuitamente, pensato come servizio open access, il rapporto è strutturato su cinque sezioni articolate in quindi capitoli. Le sezioni riguardano: andamento infortuni e malattie professionali nei primi dieci anni del Testo unico sicurezza sul lavoro; attuazione del TU 2008-2018; riforme del lavoro; campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri 2018-2019; normativa nazionale ed europea.

Info testi e schede: Anmil2° Rapporto sulla salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro

Prestazione per mesotelioma amianto non professionale

Sono state pubblicate da Inail con la circolare n.36 del 21 settembre 2018 le indicazioni e istruzioni per la richiesta del beneficio assistenziale prorogato dalla Legge di bilancio 2018 anche al triennio 2018-2020.

La prestazione economica riguarda persone malate di mesotelioma non professionale e loro eredi, affette da mesotelioma per esposizione familiare o per esposizione ambientale avvenute su territorio italiano. Si tratta di prestazione una tantum, con limite di spesa annuale di 5,5 milioni e che per ciascuno dei tre anni previsti sarà di 5.600 euro.

Per accedere al beneficio sarà necessario presentare di persona o per raccomandata alla sede Inail territoriale il Mod. 190, affiancato dalla documentazione sanitaria rilasciata da ente ospedaliero pubblico a privato accreditato al Ssn, Irccs. Per quanto riguarda gli eredi il modulo sarà il Mod. 190 E e la domanda potrà essere presentata entro 90 giorni dal decesso del de cuius.

La prestazione qualora la documentazione presentata sia risultata completa verrà erogata da Inail in 90 giorni; in caso di documentazione incompleta l’Istituto potrà avanzare richiesta di integrazione alla quale si potrà rispondere entro 15 giorni.

Il beneficio non è cumulabile con la “prestazione aggiuntiva erogata dallo stesso Fondo ai lavoratori vittime dell’amianto per esposizione di natura professionale, di cui al decreto interministeriale del 12 gennaio 2011, n. 303 . Per quanto concerne, invece, l’ipotesi in cui il soggetto risulterà titolare della prestazione aggiuntiva di cui al
predetto decreto, in quanto superstite di un lavoratore vittima dell’amianto, la prestazione in esame deve essere corrisposta, al ricorrere dei presupposti di legge, tenuto conto del diverso fondamento giuridico posto a base delle due prestazioni”.

Info: Inail

Gps su flotte aziendali, indicazioni del Garante

L’ultima newsletter del Garante per la protezione dei dati personali, riporta tra i temi segnalati un provvedimento dello stesso Garante che ha interessato contemporaneamente un’azienda che stava utilizzando Gps sulle auto aziendali e la ditta produttrice del rilevatore di posizione.

Il provvedimento Localizzazione di veicoli aziendali è stato adottato dall’Autorità in seguito all’istanza di un dipendente dell’azienda in merito all’installazione dei dispositivi Gps avvenuta senza informativa e policy aziendale e sul protrarsi dell’attivazione dei dispositivi anche fuori servizio. Essendo i veicolo autorizzati all’utilizzo al di fuori dell’orario di lavoro,il Garante ha risposto a tale appello con le seguenti disposizioni.

Per quanto riguarda la società produttrice del sistema e fornitrice del servizio ha stabilito l’incorporazione del diritto alla privacy nelle funzionalità, per il principio di minimizzazione dei dati e di privacy by design; la rimodulazione di intervalli temporali, tempi di conservazione dati, memorizzazione mappe; la facoltà di disattivazione del Gps; l’adeguamento del sistema alla disciplina europea sulla protezione dei dati.

Per quanto riguarda la ditta utente, ha vietato il trattamento dei dati fuori dell’orario di servizio. “visto che le autovetture potevano essere utilizzate anche al di fuori dell’orario di lavoro e pure da congiunti dei dipendenti, tale sproporzionata attività di raccolta e conservazione dei dati tratti dalla geolocalizzazione del veicolo consentiva di fornire informazioni sul lavoratore non rilevanti rispetto allo svolgimento dell’attività lavorativa (in violazione di legge, in particolare dell’art. 8 dello Statuto dei lavoratori) nonché su terzi estranei”.

Norme richiamate:

Info: Garante Privacy newsletter n.443 del 31 luglio 2018

Vigilanza sicurezza sul lavoro

Il Ministero della Salute informa circa l’insediamento avvenuto il 3 luglio del Comitato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coordinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro, organismo presieduto dal Ministero della Salute e composto da rappresentati dei Ministeri Salute, Interni, Infrastrutture e Trasporti, Regioni e Province Autonome.

Il Comitato si è insediato presso il Ministero della Salute, si occuperà di:

“a) stabilire le linee comuni delle politiche nazionali in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
b) individuare obiettivi e programmi dell’azione pubblica di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza dei lavoratori;
c) definire la programmazione annuale in ordine ai settori prioritari di intervento dell’azione di vigilanza, i piani di attività e i progetti operativi a livello nazionale, tenendo conto delle indicazioni provenienti dai comitati regionali di coordinamento e dai programmi di azione individuati in sede comunitaria;
d) programmare il coordinamento della vigilanza a livello nazionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
e) garantire lo scambio di informazioni tra i soggetti istituzionali al fine di promuovere l’uniformità dell’applicazione della normativa vigente;
f) individuare le priorità della ricerca in tema di prevenzione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori”.

Info: Ministero Salute, Comitato coordinamento nazionale sicurezza sul lavoro

Osservatorio sui lavoratori autonomi 2017, artigiani e commercianti

Pubblicato da Inps l’Osservatorio sui lavoratori autonomi 2017, dati e percentuali riguardanti i lavoratori autonomi (titolari e collaboratori) di impresa artigiana e impresa commerciale.

Artigiani. 1.700.170 iscritti a Inps gestione speciale nel 2017, -1,4% rispetto al 2016 e nel 2016 -2,5% sul 2015; analizzando la serie storica dal 2008 cali dell’1% dal 2008 al 2012 e di circa il 2% dal 2012 al 2016.

92,3% titolari ovvero 1.568.819, 131.351 i collaboratori. Uomini il 79,4% del totale, 81,2% dei titolari, 57,3% dei collaboratori. Età: 30,8% 40-49 anni, 29,3% 50-59, 17,3% 30-39, 16,8% più di 60 5,8% fino a 29 anni.

Lombardia la regione con più iscritti ovvero 18,6%, Emilia Romagna 10,4%, Veneto 10,4% e Piemonte con 9,4%. 31,4% Nord Ovest, 24,9% Nord Est, 20,8% Centro, 15,3% Sud, 7,6% Isole.

Commercianti. 2.242.259 iscritti, -0,6% sul 2016 a sua volta -0,7% rispetto al 2015; nella serie storica stabile dal 2008 al 2009 in crescita di un punto per anno fino al 20212 e ancora stabile fino al 2015.

Uomini il 64% del totale. 9,1% i titolari e di questi il 77,2% uomini, 58,2% le donne in prevalenza tra i collaboratori. Età: 28,2% 40-49 anni, 27,2% 50-59, 18,5% 30-39, 17,8% più di 60, 7,7% fino a 29 anni.

26,7% Nord Ovest, 22,7% Sud, 21,1% Centro, 19,9% Nord Est, 9,6% Isole. 15,3% Lombardia, Campania 9,9%, Lazio 9,4%, Veneto 8,3%, Piemonte 7,9% ed Emilia Romagna 7,8%.

Info: Inps Osservatorio lavoratori autonomi 2017

Rivalutazione sanzioni in materia salute e sicurezza sul lavoro

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.140 del 19 giugno 2018 il comunicato del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 6 giugno 2018 che informa circa la pubblicazione del decreto Inl n.12 del 6 giugno sulla valutazione quinquennale delle sanzioni prevista dall’articolo 306 delDecreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81, cosi come modificato dal decreto-legge 28 giugno 2013 n. 76.

Secondo quanto previsto dal nuovo decreto dal 1° luglio 2018 le ammende per contravvenzione in materia di igiene salute e sicurezza sul lavoro e le sanzioni amministrative pecuniarie vengono rivalutare dell’1,9%.

La rivalutazione è stata calcolata seguendo la variazione Istat dell’indice dei prezzi al consumo 2013-2018.

Info: Inl, decreto direttoriale n.12 del 6 giugno 2018

Bando Isi Inail 2017, chiusa prima fase, 17mila i progetti

È terminata giovedì 31 maggio la prima fase del bando Inail che sostiene interventi per il miglioramento della salute e della sicurezza negli ambienti di lavoro.

Più di 17 mila i progetti inseriti.

L’ottava edizione del bando ha stanziato 249.406.358 euro, a finanziamento di cinque aree progettuali, cinque assi:

  1. investimento e modelli organizzativi e responsabilità sociale;
  2. rischio movimentazione manuale carichi;
  3. bonifica amianto;
  4. piccole e micro imprese legno e ceramica;
  5. piccole e micro imprese produzione agricola primaria.

Ministero del Lavoro : Rinnovo autorizzazione ponteggi, istruzioni in circolare

Pubblicata dal Ministero del Lavoro il 28 maggio 2018 la circolare n.10 con le indicazioni riguardanti il Rinnovo delle autorizzazioni alla costruzione e all’impiego di ponteggi, ai sensi dell’articolo 131, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

Attualmente è attivo un Gruppo di lavoro tecnico istituito dal Ministero del Lavoro con il Servizio tecnico centrale del Consiglio superiore dei lavori pubblici dell’Inail e l’Istituto per le tecnologie della costruzione del Cnr, per analizzare in base a quanto previsto dagli articoli 131 e 132 del Testo Unico sicurezza, l’evoluzione tecnica dei ponteggi fissi.

Tale gruppo di lavoro tenendo in considerazione anche le recenti Norme tecniche per le costruzioni decreto 17 gennaio 2018, definirà delle nuove regole per la costruzione e l’impiego dei ponteggi fissi. Nell’attesa della loro stesura, il Ministero del Lavoro invita all’invio delle istanze di rinnovo decennale previsto dall’articolo 131. “Questa Amministrazione ha necessità di conoscere le autorizzazioni per le quali permanga tuttora l’interesse del fabbricante al relativo rinnovo decennaleCiò al fine di poter avviare, una volta disponibili le nuove indicazioni tecniche applicabili ai ponteggi metallici, la necessaria istruttoria per verificarne l’adeguatezza al progresso tecnico secondo quanto previsto dal richiamato articolo 131, comma 5″.

Le istanze di rinnovo dovranno essere inviate dal titolare dell’autorizzazione entro il 15 giugno 2018. Dovranno essere inviate a dgrapportilavoro.div3@pec.lavoro.gov.it corredate di copia delle precedenti autorizzazioni e dichiarazioni su requisiti del ponteggio e produzione in corso ai sensi del d.P.R. n. 445/2000. Quelle già presentate dovranno essere integrare con i documenti citati.

Le domande pervenute dopo il 15 giugno 2018 non verranno accettate e l’autorizzazione quindi non rinnovata verrà automaticamente revocata. “Nelle more che siano elaborate le nuove indicazioni tecniche applicabili ai ponteggi metallici, le autorizzazioni per le quali sia stata regolarmente presentata istanza di rinnovo saranno decise sulla base delle indicazioni tecniche attualmente vigenti.

Si rappresenta fin d’ora che questo Ministero, una volta disponibili le nuove istruzioni tecniche, renderà noti – con la necessaria tempestività – i termini e le modalità per la revisione delle autorizzazioni rinnovate medio tempore, sulla base delle nuove istruzioni tecniche”.

Info: Ministero Lavoro, circolare n.10 del 28 maggio 2018

Bando Inail formazione: Pubblicati i punteggi

Sono stati pubblicati da Inail i punteggi riguardanti il bando per il finanziamento di progetti formativi specificatamente dedicati alle piccole, medie e micro imprese indetto nel gennaio 2016.

Si tratta del bando che ha stanziato 14.589.896,00 per progetti destinati a piccole medie e microimprese (e a loro lavoratori anche stagionali, Rls e Rlst), piccoli imprenditori, realizzati da soggetti attuatori come: sindacati, organismi paritetici, università, Vigili del Fuoco, Ordini professionali, patronati e formativi accreditati.

I progetti sono stati valutati dalla relativa Commissione il 21 maggio 2018. Attribuiti i punteggi, le graduatorie verranno stilate e comunicate dopo la verifica delle autocertificazioni e delle documentazioni previste dall’articolo 13 del bando.

Info: Inail, pubblicati i punteggi del bando formazione

Rapporto Ilo,2 miliardi di lavoratori nell’economia informale

2 miliardi di persone nel mondo coinvolte nell’economia informale, ovvero più della metà dei lavoratori. 85,8% in Africa, 25,1% in Europa. Questi alcuni dei dati pubblicati dall’Ilo nel rapporto Women and men in the informal economy: A statistical picture (Donne e uomini nell’economia informale: Un quadro statistico). Dati che riguardano oltre 100 Paesi.

La quota di popolazione coinvolta nell’economia informale raggiunge il 61%, oltre all’Africa le percentuali maggiori riguardano Asia e Pacifico 68,2%, Stati Arabi 68,6%, Americhe 40%. Nei due miliardi le donne sono 740 milioni, che si trovano spesso in condizioni di lavoro vulnerabili, a rischio. Proprio i rischi sono uno dei motivi per i quali Ilo richiama la ratifica internazionale della R204 – Raccomandazione sulla transizione dall’economia informale verso l’economia formale 2015. Rischi per la sicurezza, lavoro non dignitoso, assenza di diritti e protezione sociale.

Tra i settori lavorativi è l’agricoltura a presentare i livelli maggiori di occupazione informale con oltre il 90%. I nati nelle aree rurali hanno il doppio delle probabilità di esserne coinvolti rispetto a chi vive in aree urbane. Distanze simili tra chi non ha completato percorsi di istruzione primaria e secondaria e chi invece l’ha fatto.

Info: Ilo Italia, rapporto mondiale sull’economia informale