Circolari Inail e Inps, Sospensione premi federazioni sportive

Pubblicata da Inail la circolare n.23 del 27 maggio 2022 con indicazioni e date sulla sospensione di adempimenti e versamenti per le federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva, associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche disposta dal decreto-legge 1° marzo 2022, n. 17 sulla Legge 30 dicembre 2021, n. 234.

La nota riguarda la proroga al 31 luglio 2022 degli adempimenti per l’assicurazione 1°gennaio – 31 luglio 2022 e interessa esclusivamente soggetti che abbiano in corso nel periodo citato delle competizioni sportive.

Inail comunica le date per la presentazione della dichiarazione delle retribuzioni 2021 e della riduzione del tasso medio per prevenzione: 20 luglio – 10 agosto 2022.

In merito ai versamenti sospesi, per quanto riguarda l’autoliquidaizone, in caso di rateazione sono quelli 16 febbraio e 16 maggio 2022.

I pagamenti dei versamenti sospesi vanno effettuati in unica soluzione entro il 31 agosto o in quattro rate entro l’ultimo giorno di ogni mese e l’ultima entro il 16 dicembre 2022. Le rate sospese vanno invece saldate entro il 31 agosto.

Per accedere alla sospensione occorrerà inviare comunicazione tramite il servizio Comunicazioni sospensioni/recuperi agevolati per eventi

eccezionali online dal 1° giugno al 31 luglio 2022. Chi ha già comunicato non dovrà farlo di nuovo.

Inps

Analoghe indicazioni sono state pubblicate da Inps con la circolare n.64 del 30 maggio 2022. I versamenti sospesi vanno saldati in unica soluzione entro il 31 agosto 2022 o tramite rateazione con ultima rata dicembre 2022.

Codice di autorizzazione 7, codice Uniemens N979. La circolare riporta indicazioni anche per i committenti Gestione separata.

Fonte: Inps e Inail

27° report Inail : Contagi Covid sul lavoro ad aprile 2022

260.750 contagi sul lavoro dall’inizio della pandemia al 30 aprile, un quinto delle denunce di infortunio sul lavoro, 1,6% dei contagi a livello nazionale. Sono alcuni dei dati Inail nel rapporto I dati sulle denunce da Covid-19 (monitoraggio al 30 aprile 2022).

Riassumiamo quanto riportato da Inail:

15.358 ovvero +6,3% i contagi rispetto alla rilevazione 31 marzo 2022, 8.778 riguardano aprile 2022;

63.761 i contagi da gennaio ad aprile 2022, ovvero un quarto dei contagi sul lavoro finora registrati;

858 i casi con esito mortale al 30 aprile, 5 in più rispetto a marzo;

casi mortali gennaio-aprile 2022 pari allo 0,7% del totale;

83% decessi uomini;

68,3% contagi donne;

riconosciuto il 76% delle denunce 95% delle quali indennizzate;

il 63% dei casi mortali;

età media contagi dall’inizio della rilevazione è 46 anni;

50-64 anni il 41,2% delle denunce;

87,9% italiani;

41% Nord-Ovest, quindi Nord-Est 22,7%, Centro 16,5%, Sud 13,9% e Isole (5,9%);

9,8% Milano provincia con più contagi quindi, Torino 6,6%, Roma 6,1%, Napoli 4,2%, Genova 2,9%, Brescia 2,8%, Verona 2,3%, Venezia 2,2% e Varese 2,1%.

Fonte: Inail

Bando Inail: Interventi informativi sui rischi nel lavoro domestico

Avviso pubblico 2022 per il finanziamento di interventi informativi finalizzati alla prevenzione degli infortuni in ambito domestico. Questo il nuovo bando Inail pubblicato il 26 aprile 2022 che stanzia 500mila euro per una campagna informativa sul rischio infortuni domestici, sulla prevenzione e sull’assicurazione obbligatoria.

Il bando riguarda sindacati e associazioni di casalinghe, in particolare “Tutte le organizzazioni espressamente riportate nel decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali n.204 del 15 ottobre 20211, anche per il tramite delle società di servizi controllate (ai sensi art.2359 Codice Civile, comma 1, punto 1) o di diretta ed esclusiva emanazione delle predette organizzazioni, con esclusione delle associazioni e federazioni ad esse aderenti”.

I progetti informativi dovranno essere organizzati in insiemi di iniziative regionali che coinvolgano non meno di 50 partecipanti in almeno 6 regioni differenti, con ogni iniziativa che potrà avere anche gli stessi contenuti in regioni differenti e presenze da 15 a 50 partecipanti.

Ci si dovrà attenere a un modulo standard di due ore indicato dall’allegato 1 (qui bando completo e allegati) e a due aree tematiche: rischio ambito domestico e assicurazione infortuni domestici.

Le attività potranno essere svolte in presenza o videoconferenza sincrona. Limiti di finanziamento 20mila e 140mila euro.

Domande online e accolte in ordine cronologico di arrivo. Entro il 31 maggio 2022 verranno pubblicate le date di apertura e chiusura della procedura informatica.

Elenchi delle domande accolte entro 10 giorni dalla scadenza dell’invio.

Fonte: Inail

Dossier donne 2022, infortuni e malattie professionali : inail

200.557 gli infortuni sul lavoro che nel 2021 hanno interessato lavoratrici, dati provvisori, 233.731 nel 2020. 126 i casi mortali, 138 nel 2020. Sono alcuni dei dati Inail del Dossier donne 2022 pubblicato in occasione del prossimo “8 marzo”.

Il dossier riporta dati provvisori 2021, 2020 e del quinquennio 2016-2020. I citati casi del 2021, ovvero 200.557 infortuni e 126 decessi sono provvisori, per un dato completo occorrerà fare riferimento alla Relazione annuale Inail di metà anno, quando l’aggiornamento sarà aprile 2022 e non 31 dicembre 2021. Restando ancora nel 2021, rilevazione 31 dicembre, 14.901 (+23,4%) i casi di malattia professionale, 2.829 in più rispetto al 2020.

2016-2020. Per quanto riguarda il quinquennio che termina con il periodo consolidato, 2020, calo del 20,3%, da 410.725 a 327.307 dei casi totali, ma le denunce di infortunio delle lavoratrici sono invece aumentate del 6,3%, dalle 230.264 del 2016 alle 244.711 del 2020. Percentuale femminile di incidenza ferma al 38% del totale fino al 2019 e incremento di sette punti, ovvero fino al 43% nel 2020. 75 morti in più sul lavoro nel 2020 rispetto al 2016, ovvero 188 casi contro 113.

2020, 244.711 denunce che hanno interessato le donne, +5,9% rispetto al 2019, 188 le donne decedute, 726 gli incidenti domestici, 32.131 i casi in itinere. 12.061 malattie professionali ovvero -27,5%.

Incidenza infortuni femminili nel 2020, 90,6% settore dei servizi domestici e familiari, 73,5% sanità e assistenza sociale, 69,2% confezionamento di articoli di abbigliamento.

Distribuzione casi: Nord 66,5%, Centro 17,7%, Mezzogiorno 15,8%. Decessi 56,4% Nord, 16% Centro e 27,6% Mezzogiorno.

41.585 casi fascia d’età 50-54 anni. 15,5% le denunce riguardanti lavoratrici straniere, 37.975. Donne nell’85% degli 8.827 infortuni occorsi al corpo insegnante. 24.500 infortuni tra gli studenti e le studentesse, 44% accaduti a ragazze.

726 le denunce da lavoro domestico, 716 di cui riguardanti lavoratrici. Un decesso nel settore, donna. 16 decessi 20216-2020, 12 rendite per menomazione permanente, 7 a superstite.

32.131 gli infortuni in itinere. Le morti in incidente in itinere sono state pari a un quinto delle morti sul lavoro che hanno interessato le lavoratrici nel 2020. 38 su 188.

Malattie professionali. 12.061 denunce nel 2020 (8.206 lavoratrici), 4.600 denunce in meno rispetto al 2019. 77% Industria e servizi, 20,7% Agricoltura, 40,2% Centro, 34,1% Nord e 25,7% Mezzogiorno. 80% sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo e sistema nervoso.

FONTE: INAIL

Assicurazione autonomi Fondo pensione spettacolo: Indicazioni Inail

Con circolare n.11 del 24 febbraio 2022 Inail ha riportato informazioni sulla modalità di attuazione e indicazioni operative sull’obbligo di assicurazione per i lavoratori Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo in vigore dal 1° gennaio 2022. Per effetto dell’articolo 66, comma 4, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.

La circolare segue quanto definito dal decreto interministeriale del 22 gennaio 2022 pubblicato il 16 febbraio.

L’obbligo assicurativo riguarda gli iscritti al Fondo pensioni lavoratori dello spettacolo e in particolare categorie dei lavoratori indicate dai gruppi A e B del decreto interministeriale 15 marzo 2005 recante Integrazione e ridefinizione delle categorie dei soggetti assicurati al fondo pensioni per i lavoratori dello spettacolo, istituito presso l’ENPALS . “In virtù di quanto disposto dall’articolo 2, comma 2-bis, del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182, l’obbligo assicurativo si estende alle prestazioni rese dai medesimi lavoratori per le attività retribuite di insegnamento o di formazione svolte in enti accreditati presso le amministrazioni pubbliche o da queste organizzate e per le attività remunerate di carattere promozionale di spettacoli dal vivo, cinematografici, televisivi o del settore audiovisivo, nonché di altri eventi organizzati o promossi da soggetti pubblici o privati che non hanno come scopo istituzionale o sociale l’organizzazione e la diffusione di spettacoli o di attività educative collegate allo spettacolo”.

I premi assicurativi derivano dalle Tariffe Inail in vigore e quindi dal decreto 27 febbraio 2019 del Ministro del lavoro e delle politiche sociali per le gestioni Industria, Artigianato, Terziario e Altre attività.

Limite minimo retribuzione giornaliera imponibile 2022 è 49,91 euro. Per i soggetti assicuranti non titolari di posizioni assicurative che al 1°gennaio 2022 si avvalgono di lavoratori autonomi denuncia di iscrizione possibile entro il 18 marzo, ovvero 30 giorni dalla pubblicazione del decreto avvenuta il 16 febbraio.

Questo l’indice della circolare:

“Soggetti assicurati (Lavoratori indicati nel decreto interministeriale 15 marzo 2005 iscritti obbligatoriamente al Fondo pensioni per i lavoratori dello spettacolo; Lavoratori che prestano attività di insegnamento o formazione e attività promozionali indicate dall’articolo 2, comma 2-bis, del decreto legislativo 30 aprile 1997, n. 182; Lavoratori che effettuano esibizioni musicali dal vivo di cui all’articolo 1, comma 188, della legge 27 dicembre 2006, n.296;

Precisazioni sui lavoratori sportivi indicati al n. 23 del decreto interministeriale 15 marzo 2005 sull’adeguamento delle categorie iscritte all’ex Enpals;

Soggetti assicuranti tenuti al versamento del premio assicurativo e obblighi di denuncia degli infortuni;

Premi assicurativi e inquadramento nella gestione tariffaria;

Retribuzioni imponibili da assumere per il calcolo del premio e per la liquidazione delle prestazioni indennitarie;

Adempimenti dei soggetti assicuranti in sede di prima applicazione;

Scambio dati Inps Inail e controlli;

Prestazioni spettanti ai lavoratori autonomi iscritti al Fondo pensione lavoratori dello spettacolo.

FONTE: Inail

Casi indennizzati, contagi Covid lavoro, dati Inail dicembre 2021

191.046 contagi sul lavoro dall’inizio della pandemia al 31 dicembre 2021, 5.413 in più rispetto al monitoraggio novembre 2021, +2,9%. Sono i dati Inail nella Scheda nazionale – I dati sulle denunce da Covid-19 (monitoraggio al 31 dicembre 2021).

191.046 casi corrispondono a un sesto delle denunce di infortunio sul lavoro inviate a Inail da gennaio 2020 e al 3,1% dei contagi nazionali da dati Iss ancora dal gennaio 2020.

811 le morti per Covid da inizio pandemia al 31 dicembre 2021, un quarto delle morti sul lavoro da gennaio 2020 e 0,6% di tutti i decessi per Covid. 14 morti in più rispetto a novembre 2021.

In dettaglio -71,3% contagi sul lavoro rispetto a dicembre 2020 e -57,2% dei casi mortali.

82,5% decessi ha interessato finora uomini e il 71% 50-64 anni. Il 25,8% personale sanitario e socio-assistenziale. Nord-Ovest (36,1%). Province con più decessi da inizio pandemia: Napoli (8,0%), Roma (7,8%), Milano (6,5%), Bergamo (6,3%).

68,3% dei contagi donne, 42,3% 50-64 anni.

Infezioni riconosciute, dato pubblicato da Inail per la prima volta: al 31 dicembre 2021 riconosciuto l’83%, indennizzo nel 96% dei casi. 63% dei casi di decesso riconosciuti.

Il 99% degli indennizzi hanno riguardato inabilità temporanee, quattro milioni di giornate. Pari a 30 la media dei giorni di assenza di un lavoratore in caso di contagio da Covid.

FONTE: Inail

Circolare Inail: amianto, prestazione aggiuntiva rendita e una tantum

Pubblicata da Inail la circolare n.25 del 27 settembre 2021 che riporta indicazioni derivanti dalle novità introdotte dalla Legge di bilancio 2021 in merito alla prestazione aggiuntiva alla rendita riguardante i malati di mesotelioma professionale e i loro superstiti e in merito alla prestazione una tantum 2021 per i malati di mesotelioma non professionale.

Per quanto riguarda la prestazione aggiuntiva, dal 1° gennaio 2021 viene erogata mensilmente in unica soluzione e in misura del 15% della rendita in godimento. Per i periodi precedenti restano applicate le maggiorazioni determinate.

Per i riferimenti sui beneficiari il riferimento è la circolare Inail 5 maggio 2011, n. 32.

Prestazione una tantum malati mesotelioma non professionale. La Legge di bilancio ha superato la definizione “sperimentale” della misura introdotta nel 2015 e ha confermato l’importo fisso di 10mila euro dal 1° gennaio 2021. Confermata la possibilità di erogazione agli eredi in caso di decesso della persona malata.

“Per gli eventi accertati fino al 31 dicembre 2020, l’onere delle prestazioni nella misura di euro 10.000 o fino alla concorrenza di tale importo, qualora gli aventi diritto abbiano percepito la sola prestazione di euro 5.600, grava sulle disponibilità residue alla predetta data del Fondo delle vittime dell’amianto”.

Le domande di accesso alla prestazione in esame andranno presentate per raccomandata o PEc alle sedi Inail competenti e la prestazione verrà erogata in caso di documentazione completa, entro 90 giorni.

Tre anni il termine per la presentazione delle domande dalla data di accertamento di malattia, presentate sia dagli eredi che dalla persona malata. Dies a quo è la prima diagnosi.

Dal 2021 soppressa l’addizionale a carico delle imprese prevista dalla normativa istitutiva del Fondo vittime amianto.

Fonte:Inail

Volume Inail: agenti biologici e rischio cancerogeno

Questo il titolo del documento pubblicato da Inail : Agenti biologici, fattori di rischio cancerogeno occupazionale? , che analizza la correlazione possibile tra agenti biologici sul lavoro e insorgenza di tumori, lo stato della normativa, la letteratura in materia, i possibili interventi.

Il volume evidenzia quanto alcuni agenti biologici, undici in particolare e già compresi nell’Allegato XLVI del Titolo X del d.lgs. 81/08, siano classificati dalla Iarc come agenti cancerogeni di tipo 1, ovvero con ogni probabilità cancerogeni per l’uomo.

Gli agenti biologici confermati come cancerogeni sono responsabili di circa il 15% delle morti per cancro nel mondo, si tratta di virus batteri e funghi ed endoparassiti che agiscono sulle cellule dell’ospite aggredendo il sistema immunitario, il parenchima, i tessuti epiteliali. Alterando la microflora, sviluppando direttamente neoplasie, facendo derivare neoplasie da infiammazioni.

Il volume Inail compie una “capillare review bibliografica della letteratura scientifica di settore” per evidenzare quanto sia attuale la necessità di approfondire il fenomeno e intavolare riflessioni in merito. Richiamando l’urgenza di nuovi approfondimenti scientifici sulla relazione agenti biologici – cancro, sui differenti contesti produttivi e lavorativi maggiormente esposti, al fine dell’adeguamento delle esigenze previste dal Testo Unico sicurezza lavoro – Allegato XLVI e della Direttiva UE 2019/1833 (Allegato III) di prossimo recepimento.

“La cancerogenicità dei suddetti agenti, che includono virus, batteri, funghi e parassiti umani, non viene solitamente presa in considerazione nella valutazione dei rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori esposti, perché non esplicitamente richiamata dal d.lgs. 81/08. Tuttavia, il citato decreto, all’art. 28, obbliga il Datore di lavoro a valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza dei lavoratori e alcuni tumori (epatocarcinoma, Sarcoma di Kaposi e Linfoma non Hodgkin) causati da agenti biologici di natura virale (HBV, HCV, Virus Tipo I dell’immunodeficienza acquisita) o da metaboliti dei funghi (Aflatossina B1) sono annoverati nella Lista I (malattie la cui origine lavorativa è di elevata probabilità) Gruppo 6 delle malattie professionali per le quali è obbligatoria la denuncia (Decreto Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 10 giugno 2014) ai sensi e per gli effetti dell’art. 139 del Testo unico sull’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali”.

Fonte: Inail

Ricerca Inail: rischio Covid sul lavoro e strategie di prevenzione

Risk assessment at work and prevention strategies on Covid-19 in Italy.

Questa la ricerca Inail pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Plos one, che ha illustrato la metodologia attraverso la quale il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) ha analizzato a partire dallo scoppio della pandemia il rischio di infezione da Sars-Cov2 negli ambienti di lavoro.

Processi lavorativi, prossimità, tipo di attività e soggetti terzi. Oggetto dalla pubblicazione è la metodologia sviluppata dall’Istituto per la previsione e la prevenzione del rischio infezione Covid sul lavoro, per sviluppare indici di rischio per i differenti settori e per la mobilità della popolazione attiva.

Un metodo implementato nel modello si sorveglianza epidemilogica nazionale e utilizzato dal CTS per la gestione della ripresa delle attività dopo il primo lock down totale. Utilizzato nei documenti tecnici pubblicati nei mesi scorsi in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e applicabile nelle fasi attuali e in una possibile campagna vaccinale nelle aziende.

Metodo applicabile all’eventuale reingegnerizzazione dei processi aziendali per la mitigazione del rischio e integrabile con il sistema nazionale di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).

Fonte: Inail

Covid, IE, Dati Inail: Lavoratrici, infortuni, malattie professionali

Infortuni sul lavoro subiti dalle lavoratrici, Covid, sostanze chimiche e interferenti endocrini, agenti chimici nocivi. Questi gli argomenti trattati da Inail nel numero febbraio 2021 della pubblicazione Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali. Numero che si concentra sulle donne al lavoro e che segue il Dossier donne 2021 pubblicato in occasione della Giornata internazionale della donna.

Infortuni nel 2019. 644.907 infortuni sul lavoro nel 2019 di cui più di un terzo ha interessato lavoratrici e in gran parte nelle gestioni Conto Stato (52%), Industria e servizi (34%) e Agricoltura (18%). +1,8% infortuni alle lavoratrici dal 2015 al 2019, -17,1% i decessi.

Il 74,2% degli infortuni del settore Sanità e assistenza sociale ha interessato lavoratrici, il 55% dell’Amministrazione pubblica e il 50% nell’Istruzione. 89,9% nei Servizi domestici e familiari.

Il 60% degli infortuni denunciati da lavoratrici è avvenuto al Nord, 20,6% Centro, 19,2% Sud. 18,5% Lombardia. “Dei 231.128 infortuni denunciati delle lavoratrici, il 76,5% sono avvenuti in “occasione di lavoro” (circa il 98% senza mezzo di trasporto) e il 23,5% “in itinere” (il 62,5% con mezzo di trasporto”.

Malattie professionali. +4,1% rispetto al 2018, +5,4% in particolare nella gestione Industria e servizi e +1,2% Agricoltura, -7,7% Conto Stato. 73% dei casi ha riguardato il sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo.

Covid. Dai dati al 31 gennaio 2021 è emerso come novembre 2020 sia stato il mese con il più alto numero di contagi professionali femminili con un quarto delle denunce, aprile con il numero maggiore di decessi, 42% dei casi. “Dall’inizio della pandemia, le donne sono state le più colpite dai contagi professionali da Covid-19, con circa 70 casi ogni cento. Le infermiere sono le figure professionali più a rischio, nella categoria tecnici della salute, con l’81,1% dei casi, seguite dalle fisioterapiste, con il 5,8%. Per quanto riguarda i decessi femminili, i casi si sono fermati al 17,1%”.

Il documento si chiude con due capitoli riguardanti gli interferenti endocrini e gli agenti chimici nocivi per gravidanza e allattamento.
Il Regolamento Reach, le sostanze SVHC, la lista degli IE, i regolamenti su biocidi e fitosanitari UE 2017/2100 UE 2018/605, il Titolo IX del d.lgs. 81/2008, il regolamento (CE) n. 1278/2008 (Clp) e cosa prevede il del decreto legislativo 151/2001 (Testo unico in materia di sostegno e tutela della maternità e della paternità).

Fonte: Inail