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Approvato nuovo DDL, Sicurezza lavoro e sommerso

Approvato dal Consiglio dei Ministri n.72 del 26 febbraio lo schema di decreto legge che prevede “Ulteriori disposizioni urgenti per l’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza”. (Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.52 del 2 marzo 2024 con DL n.19 del 2 marzo 2024 e in vigore dal 2 marzo 2024)

Lo schema, come segnalato anche dal Ministero del Lavoro introduce anche norme riguardanti il lavoro e in particolare controlli, misure di contrasto e compliance (sono raccolte nel CAPO VIII articoli 29, 30 e 31).

Prevede in sintesi (la nota del Ministero del Lavoro):

nuove misure contro il lavoro irregolare, con rafforzamento delle ispezioni contributive e potenziamento degli ispettori di Ispettorato Nazionale del Lavoro, Carabinieri, INPS e INAIL, a partire dall’aumento del 40% nel 2024.

sistema di incentivi e premialità;

nuove sanzioni penali in caso di ipotesi di illeciti nella somministrazione del lavoro;

solidarietà obbligazione retributiva e contributiva e verifica costo manodopera negli appalti;

patente a crediti per imprese e autonomi in edilizia;

esonero del 100% al datore di lavoro domestico con Isee fino a 6mila euro, per assunzione a tempo indeterminato di assistente di persona over 80.

FONTE: Ministero del Lavoro

Amianto, a 30 anni dalla legge 257/92, dati Iss Ministero Salute

A 30 anni dalla legge 257/92.

Il 27 marzo 2022 abbiamo ricordato il trentennale dell’approvazione della legge che ha messo al bando l’amianto in Italia.

Il 24 marzo Ministero della Salute e Iss hanno analizzato priorità e prospettive a trent’anni in un convegno in streaming.

L’Iss ha pubblicato dati e riflessioni riguardanti la lotta all’amianto e la sanità.

Ricordiamo la legge 27 marzo 1992 n.257 Norme relative alla cessazione dell’impiego dell’amianto. Questi in sintesi i dati pubblicati dall’Iss:

circa 4.400 l’anno i decessi per amianto nel periodo 2010-2016;

3.860 uomini e 550 donne;

2.830 per tumore polmonare, 1.1515 mesotelioma maligno con l’amianto che ne causa più dell’80%, 58 asbestosi, 16 tumore ovarico;

500 i decessi prima dei 50 anni nel periodo 2003-2016, probabilmente persone esposte all’amianto nell’infanzia;

a livello mondiale i mesoteliomi da esposizione ambientale variano dal 5% al 20%;

Registro Nazionale dei Mesoteliomi (ReNaM) attivo dal 2002;

Tavolo inter-istituzionale presso la Presidenza del Consiglio istituito nel 2016;

entro luglio 2025 tutti gli Stati Ue dovranno eliminare i prodotti di amianto secondo il Regolamento UE 2016/1005;

la legge italiana del 1992 ha anticipato il divieto UE di 13 anni.

FONTE: Iss Ministero Salute

Ricerca Inail: rischio Covid sul lavoro e strategie di prevenzione

Risk assessment at work and prevention strategies on Covid-19 in Italy.

Questa la ricerca Inail pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Plos one, che ha illustrato la metodologia attraverso la quale il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) ha analizzato a partire dallo scoppio della pandemia il rischio di infezione da Sars-Cov2 negli ambienti di lavoro.

Processi lavorativi, prossimità, tipo di attività e soggetti terzi. Oggetto dalla pubblicazione è la metodologia sviluppata dall’Istituto per la previsione e la prevenzione del rischio infezione Covid sul lavoro, per sviluppare indici di rischio per i differenti settori e per la mobilità della popolazione attiva.

Un metodo implementato nel modello si sorveglianza epidemilogica nazionale e utilizzato dal CTS per la gestione della ripresa delle attività dopo il primo lock down totale. Utilizzato nei documenti tecnici pubblicati nei mesi scorsi in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e applicabile nelle fasi attuali e in una possibile campagna vaccinale nelle aziende.

Metodo applicabile all’eventuale reingegnerizzazione dei processi aziendali per la mitigazione del rischio e integrabile con il sistema nazionale di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).

Fonte: Inail

Attività da remoto: Inl

L’Ispettorato nazionale del lavoro ha rilasciato la circolare n.4 del 25 settembre 2020 sulle attività degli ispettori che sarà possibile effettuare da remoto prevista dal decreto direttoriale del 22 settembre 2020.

Art. 12 bis, d.l. n. 76/2020 introdotto dalla Legge di conversione n. 120/2020 – Procedure amministrative o conciliative di competenza dell’Ispettorato nazionale del lavoro da effettuare attraverso strumenti di comunicazione da remoto.

Prima delle istruttorie da remoto la circolare affronta il tema dei provvedimenti soggetti al silenzio accoglimento, indicando i casi per i quali dal 15 settembre questi “si intendono rilasciati decorsi 15 giorni dalla relativa istanza”, ai sensi del d.l. n. 76/2020. A condizione che venga inserita nella stessa istanza ogni informazione prevista.

“Nella apposita sezione del sito istituzionale dell’Ispettorato nazionale del lavoro, è stata a tal fine aggiornata la modulistica relativa alle istanze autorizzatorie di cui trattasi. Sebbene non ne sia obbligatorio l’uso, tale modulistica va comunque tenuta a riferimento per la necessaria verifica della conformità dei contenuti anche delle istanze presentate in forma libera”.

I casi ammessi, secondo il comma 1 dell’articolo 12 sono: impiego minori in mansioni culturali, sportive, pubblicità, spettacolo; frazionamento riposo addetto pubblici spettacoli; altri provvedimenti disposti dal Direttore dell’Ispettorato.

Le istruttorie amministrative da remoto vengono indicate dal comma 2 dell’articolo 12. Ricordiamo gli ambiti per i quali possono essere attivate secondo il decreto direttoriale n.56 del 22 settembre:

  • “attività conciliativa ai sensi dell’art. 410 c.p.c., degli artt. 11 e 12 del d.lgs. n. 124/2004;
  • audizioni ai sensi dell’art. 18 della L. n. 689/1981;
  • attività certificativa ai sensi degli artt. 75 e ss. del d.lgs. n. 276/2003;
  • istruttoria rinnovo contratti a tempo determinato ai sensi dell’art. 19, comma 3, d.lgs. n. 81/2015;
  • audizioni nell’ambito dell’attività di vigilanza ad esclusione degli accertamenti concernenti profili di rilevanza penale”.

La circolare descrive le modalità di svolgimento dell’incontro online, l’applicativo da utilizzare, l’invio dell’invito e la documentazione necessaria da corrispondere.

L’invito avverrà su email e conterrà data e ora, termini per l’adesione, la documentazione da inviare entro sette giorni; indicazioni sulla semplificazione nella verbalizzazione attraverso il funzionario; divieto di registrazione.

Concordato l’incontro si procederà all’invio all’utente del link, da aprire con applicativo Microsoft Teams. “Il funzionario procedente provvede alla verbalizzazione dando atto: delle modalità di partecipazione “da remoto”; dei consensi acquisiti dalla/e parte/i; della loro identificazione; della sottoscrizione, previa condivisione del testo attraverso l’attivazione della specifica funzione di Microsoft Teams (condivisione schermo); della consapevolezza, da parte dell’istante, che per disposizione di legge il verbale viene sottoscritto dal solo funzionario procedente e della circostanza che il verbale è trasmesso alla e-mail o p.e.c. indicata dal soggetto interessato”.

In allegato alla circolare è riportata l’informativa sul trattamento dei dati personali.

Fonte: Inl

Monitoraggio Inail Covid-19 contagi sul lavoro

49.021 casi di infezione da Covid sul lavoro denunciati al 15 giugno 2020, 1.999 in più rispetto alla rilevazione 31 maggio 2020. Sono i dati del nuovo rapporto Inail sulle infezioni professionali da Covid.

236 i decessi, 28 in più rispetto al 31 maggio e numero equivalente al 40% delle morti sul lavoro denunciate all’Istituto dall’inizio del 2020. I dati in elenco:

  • donne il 71,7% dei contagiati;
  • 82,6% dei decessi ha interessato uomini;
  • età media contagi 47 anni;
  • 59 anni età media decessi, il 70,3% 50-64 anni;
  • 72% delle denunce proviene dal settore Sanità e assistenza sociale (40% Tecnici della salute) e il 23% dei decessi;
  • 42% dei decessi in Lombardia;
  • 56,1% denunce Nord-Ovest e 24% Nord Est di cui 36% Lombardia e 10% Emilia Romagna.

FONTE: Inail