Giornata nazionale contro violenza verso operatori sanitari

Con decreto 28 gennaio 2022 dei ministeri Salute e Istruzione è stata istituita la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”.

L’evento di sensibilizzazione, informazione ed educazione previsto dalla Legge 14 agosto 2020, n. 113 verrà celebrato il 12 marzo di ogni anno. Nella data in cui viene celebrato anche l’”European Awareness Day on violence against Doctors” della Ceom.

FONTE: ministeri Salute e Istruzione

Casi indennizzati, contagi Covid lavoro, dati Inail dicembre 2021

191.046 contagi sul lavoro dall’inizio della pandemia al 31 dicembre 2021, 5.413 in più rispetto al monitoraggio novembre 2021, +2,9%. Sono i dati Inail nella Scheda nazionale – I dati sulle denunce da Covid-19 (monitoraggio al 31 dicembre 2021).

191.046 casi corrispondono a un sesto delle denunce di infortunio sul lavoro inviate a Inail da gennaio 2020 e al 3,1% dei contagi nazionali da dati Iss ancora dal gennaio 2020.

811 le morti per Covid da inizio pandemia al 31 dicembre 2021, un quarto delle morti sul lavoro da gennaio 2020 e 0,6% di tutti i decessi per Covid. 14 morti in più rispetto a novembre 2021.

In dettaglio -71,3% contagi sul lavoro rispetto a dicembre 2020 e -57,2% dei casi mortali.

82,5% decessi ha interessato finora uomini e il 71% 50-64 anni. Il 25,8% personale sanitario e socio-assistenziale. Nord-Ovest (36,1%). Province con più decessi da inizio pandemia: Napoli (8,0%), Roma (7,8%), Milano (6,5%), Bergamo (6,3%).

68,3% dei contagi donne, 42,3% 50-64 anni.

Infezioni riconosciute, dato pubblicato da Inail per la prima volta: al 31 dicembre 2021 riconosciuto l’83%, indennizzo nel 96% dei casi. 63% dei casi di decesso riconosciuti.

Il 99% degli indennizzi hanno riguardato inabilità temporanee, quattro milioni di giornate. Pari a 30 la media dei giorni di assenza di un lavoratore in caso di contagio da Covid.

FONTE: Inail

Miur, chiarimenti e pareri obbligo vaccinale personale scolastico

Pubblicata dal Miur una circolare del 17 dicembre 2021 con pareri e chiarimenti in merito all’obbligo vaccinale del personale scolastico. Secondo quanto previsto dal decreto-legge 26 novembre 2021, n. 172.

La circolare indica che, l’obbligo vaccinale in vigore dal 15 dicembre 2021, interessa tutto il personale incluso quello assente dal servizio per legittimi motivi. Gli unici casi per i quali è prevista eccezione sono: “rapporto di lavoro sospeso per collocamento fuori ruolo, comando, aspettativa per motivi di famiglia, mandato amministrativo, infermità, congedo per maternità, paternità, per dottorato di ricerca, sospensione disciplinare e cautelare”.

La verifica è quindi prevista sia per il personale in servizio che per quello assente. In caso di inadempienze verrà inviato un invito a regolarizzarsi entro cinque giorni, trascorsi i quali avverrà “l’immediata sospensione dal diritto di svolgere l’attività lavorativa, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro”.

Rls, Rspp, medico competente

In caso di lavoratori esenti, per vaccinazione omessa o differita, prevista la possibilità di adibire ad altre mansioni. Il Miur chiarisce che non è un obbligo tout court ma una possibilità. Gli interventi per i lavoratori esenti dovranno essere effettuati dal datore di lavoro insieme al Rls e avvalendosi del Rspp e del medico competente.

“Acquisite le valutazioni tecniche del Medico competente e del RSPP, nel rispetto della normativa vigente in materia di sorveglianza sanitaria, il dirigente scolastico valuta la possibilità che il personale di che trattasi prosegua nello svolgimento della prestazione lavorativa cui è normalmente adibito. In ipotesi contraria, ovvero qualora da detta valutazione tecnica emerga un rischio elevato, il dirigente individua, con la collaborazione dei tecnici sopra citati, interventi che consentano di ridurre il rischio, permettendo con ciò il proseguimento del servizio in condizioni accettabili di sicurezza”.

Gli interventi vanno da mascherine FFP2, visiere, ampiezza spazi, potenziamento aerazione, fino alle mansioni alternative e alla conseguente riorganizzazione dell’attività scolastica.

Fonte: Miur

Rapporto Ela :Transfrontalieri, telelavoro e sicurezza sociale durante Covid

Impatto del telelavoro durante la pandemia Covid, transfrontalieri e sicurezza sociale.

Questi temi del rapporto pubblicato il 29 luglio dall’Ela Autorità europea sul lavoro che ha analizzato le misure attivate dagli Stati UE per un approccio flessibile all’organizzazione lavorativa.

Legislazione in vigore e scadenza, le restrizioni che hanno interessato e stanno interessando i lavoratori transfrontalieri in termini sanitari per lo svolgimento del lavoro nello Stato nel quale sono assunti. I cambiamenti e gli adattamenti delle differenti normative sociali.

Un rapporto affiancato da singole schede analitiche per ogni Paese, strutturate su uno stesso schema di domande che consente una lettura comparata immediata, affiancato da un breve riepilogo delle principali misure in vigore

Nella scheda riguardante l’Italia sono evidenziati ad esempio gli accordi bilaterali Italia – Svizzera del 20 giugno 2020, porogati poi nel maggio 2021 al 31 dicembre 2021 e un accordo simile siglato dall’Italia con il Principato di Monaco il 10 maggio 2021.

FONTE: Ela

Guide Eu-Osha : rientro al lavoro dopo Covid e sindrome post Covid

Rientro sul lavoro post Covid e con sindrome post Covid. Pubblicate da Eu-Osha due guide sulla gestione della ripresa lavorativa di persone che abbiano contratto Covid in forma grave o con sintomi di lunga durata. Due guide tradotte in ogni lingua UE, anche in italiano, una per i lavoratori e una per i dirigenti.

La prima è: L’infezione da Covid-19 e sindrome post Covid. Guida per i lavoratori. Guida per i dipendenti in via di guarigione.

Un volume che affronta il rientro graduale al lavoro nel momento in cui sia migliorata la forma fisica e mentale, nel momento in cui il lavoro inizi a entrare nel processo di guarigione. Questo l’indice:

Collaborazione tra dipendenti e datori di lavoro,

Durante la malattia,

Il rientro al lavoro,

Esempi di modifiche alle mansioni,

Come possono aiutarvi i servizi sanitari aziendali?

Le responsabilità generali del vostro datore di lavoro.

La seconda è Infezione da Covid-19 e Covid lunga Guida per i dirigenti. Sostegno al rientro dei lavoratori: punti salienti.

Il tema in questo caso è il ruolo dei dirigenti e quanto possano essere importanti nella gestione dei dipendenti d’azienda. Le prassi e i comportamenti per agevolare il rientro della persona a lavoro, il dirigente come punto di contatto tra le persone. L’indice:

Cosa sono il «post COVID» e la «COVID lunga»?

Perché i dirigenti sono importanti per sostenere il rientro al lavoro?

Cosa dovrebbero fare i dirigenti per aiutare collaboratori con COVID lunga a tornare al lavoro?

Esempi di modifiche del lavoro,

In che modo i servizi di medicina del lavoro possono aiutare i dirigenti e i lavoratori che rientrano al lavoro?

Responsabilità generali del dirigente.

FONTE: Eu-Osha

Dpcm 17 giugno in GU: Certificazione Verde Covid

Firmato dal Presidente del Consiglio Mario Draghi il 17 giugno 2021 il decreto sulle Certificazioni verdi digitali COVID-19, Green Pass. Dpcm 17 giugno 2021 – Disposizioni attuative dell’articolo 9, comma 10, del decreto-legge 22 aprile 2021, n. 52, recante «Misure urgenti per la graduale ripresa delle attivita’ economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19. Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.143 del 17 giugno 2021. In vigore.

Dal 17 giugno la piattaforma DGC è online, con informazioni sul funzionamento, come ottenere la certificazione, e le FAQ.

Il Dpcm 17 giugno ne ha disciplinato il funzionamento in coerenza con l’articolo 9 comma 10 del Decreto legge 22 aprile 2021 n.52.

La certificazione riporterà informazioni su tre tipologie di accadimento: vaccinazione, guarigione, tampone rapido o molecolare negativo. Generata a quindici giorni dalla prima dose e fino alla dose successiva; dopo due giorni dalla dose unica o dalla dose conclusiva e con validità 270 giorni; entro il giorno successivo la guarigione e validità 180 giorni; a poche ore dal tampone negativo e con 48 ore di validità.

Il flusso dei dati partirà dalle Regioni verso il Ministero della Salute, per l’alimentazione dell’AVN Anagrafe nazionale vaccini, i dati delle persone già vaccinate saranno inviati dalla Regioni al Sistema Tessera Sanitaria, il sistema TS sarà alimentato dalle Regioni anche per le guarigioni e per i tamponi. Tutte le informazioni saranno trasferite anche al Fascicolo Sanitario Elettronico.

FONTE: Ministero Salute

Dati Inail al 30 aprile 2021: denunce covid sul lavoro

Pubblicati da Inail i dati aggiornati al 30 aprile 2021 sulle denunce di contagi da Covid 19 sul lavoro. 16esimo report della Consulenza statistico attuariale.

171.804 i contagi sul lavoro dall’inizio della pandemia al 30 aprile 2021, equivalenti a un quarto delle denunce di infortunio sul lavoro da gennaio 2020 e al 4,3% dei casi generali di Covid in Italia. +6.276 rispetto al rapporto del 31 marzo 2021, ovvero +3,8%. 600 i casi mortali dall’inizio della pandemia, ovvero un terzo delle morti sul lavoro da gennaio 2020 e 0,5% delle morti per Covid nell’intera popolazione su dato Iss. 49 i decessi rispetto al monitoraggio 31 marzo 2021.

Il 69% dei contagi ha interessato le donne, 83,5% dei decessi gli uomini nel 72% dei casi con fascia d’età 50-64 anni. Età media contagi 46 anni e 59 anni per le persone decedute, questa la distribuzione sul territorio da inizio pandemia al 30 aprile 2021: 43,5% Nord-Ovest, 24,5% nel Nord-Est, 15,% Centro, 12,4% Sud, e del 4,6% nelle Isole (Sicilia 3,0%). Il dato territoriale riguardante i decessi: 41,9% Nord-Ovest, 23,8% Sud, 16,8% Centro, 12% Nord-Est, 5,5% Isole.

Riferendosi al periodo intercorso tra il rapporto marzo 2021 e quello in esame, aprile 20201, queste le Province che hanno fatto registrare il maggiore aumento nei contagi sul lavoro: Matera (+21,3%), Vibo Valentia (+15,4%), Reggio Calabria (+14,3%), Lecce (+13,6%), Ragusa (+12,2%), Caltanissetta (+11,5%), Agrigento (+11,3%), Brindisi (+9,5%) e Firenze (+9,3%)

26% l’incidenza dei tecnici della salute sull’intero gruppo di contagi sul lavoro nel periodo febbraio – aprile 2021; 39,1% fino a maggio 2020, 23,3% giugno – settembre 2020, 39,3% ottobre 2020 – gennaio 2021.

4,7% i contagi tra i medici febbraio-aprile 2021, 10,1% fino a maggio 2020, 5,5% giugno-settembre 2020, 8,8% ottobre-gennaio 2021. 25% i contagi complessivi nei settori trasporti, alloggio e ristorazione, commercio e servizi di informazione e comunicazione nel periodo febbraio – aprile 2021, 6% fino a maggio 2020, 18% giugno – settembre 2020, 8% ottobre 2020 – gennaio 2021.

FONTE: Inail

Dati Inail settore alimentare: contagi covid, infortuni lavoro, fitosanitari

Circa 45mila le aziende assicurate nel 2019 per un totale di 400mila addetti-anno, 10.652 le denunce di infortunio sul lavoro nel 2019, andamento moderatamente crescente nel 2015-2019, flessione nel 2019 con -2%. -4% dai dati provvisori delle denunce 2020, periodo di pandemia e lockdown, flessione minore rispetto al -27% del dato provvisorio del manifatturiero.

A livello occupazionale nel 2020 il settore ha subito meno di altri l’incidenza del Covid e delle chiusure.

Ancora sul 2015-2019, 15% dei casi di infortunio in itinere, 31% lavoratrici, 40% 35-49 anni, 42% Nord-Est. 108 casi mortali nel quinquennio, un terzo in itinere, 90% uomini e 38% 50-64 anni. 30 le morti sul lavoro emerse dal dato provvisorio del 2020. 1.472 malattie professionali nel 2019, circa mille casi nel 2020.

Covid. 1.227 denunce al 31 marzo 2021, 10 decessi, picchi ad aprile 2020, ad agosto e novembre 2020. “Poco meno del 60% dei contagi professionali riguardano l’industria lattiero-casearia, a seguire l’industria della lavorazione delle carni (22%), la lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi (11%) e i prodotti da forno (7%)”. 53,1% delle denunce ha interessato lavoratici, 45,7% 50-64 anni, 71,1% Nord- Ovest.

Fitosanitari e sicurezza alimentare. 96.302 campioni analizzati e riferiti nel rapporto Efsa sui controlli effettuati dai Paesi UE, 96,1% risultati nei limiti di legge; 98% dei 12.679 campioni analizzati tramite un programma UE. Il documento Inail raccoglie informazioni su tutta la normativa in vigore su fitosanitari, pesticidi e prodotti vietati:

regolamento quadro CE 1107/2009;

regolamento CE 396/2005;

regolamento (CE) n. 1272/2008.

FONTE: Inail.it

Impianti di macellazione: nota ad interim attivazione Pmp Covid

Attivazione di un piano mirato di prevenzione sulle misure anticontagio e sulla gestione dei focolai di infezione da COVID-19 negli impianti di macellazione e sezionamento.

Questo il nuovo rapporto Iss/Covid dell’8 aprile 2021 che affronta l’attivazione di un PMP all’interno di attività che rientrano nel codice Ateco 10.1. Rapporto elaborato da Gruppo tecnico interregionale per la sicurezza e salute sul lavoro, Coordinamento interregionale prevenzione nell’ambito della Commissione salute, Iss, Inail e Asl di Bari.

A livello normativo il PMP rappresenta una strategia di intervento per i controlli e l’assistenza Asl e allo stesso tempo strumento attraverso il quale gli stessi Servizi di prevenzione salute e sicurezza sul lavoro possono coinvolgere nella tutela della prevenzione aziende, medici competenti, Rspp, Rl, rappresentanze datoriali e sindacali,

Viene ricompreso dal PNP 2020-2024 nei Programmi Predefiniti PP6 o PP7 in accezione ampia e “potrebbe già configurarsi come attività rilevabile ai fini dell’attuazione del PNP approvato nell’agosto 2020”. Avviato nell’autunno 2020 in alcuni territori potrà essere sottoposto a verifica entro il primo semestre 2021.

La platea di riferimento è di 6.700 impianti registrati presso il Ministero della Salute. Gli strumenti messi a disposizione sono tre, finalizzati a un’azione inclusiva e sinergica tra aziende e addetti ai controlli:

  • Scheda di autocontrollo (per le aziende);
  • scheda di verifica (per i Dipartimenti di prevenzione Asl);
  • Scheda gestione focolai (per i Dipartimenti di prevenzione Asl).

Fonte: Inail

Ricerca Inail: rischio Covid sul lavoro e strategie di prevenzione

Risk assessment at work and prevention strategies on Covid-19 in Italy.

Questa la ricerca Inail pubblicata sulla rivista scientifica internazionale Plos one, che ha illustrato la metodologia attraverso la quale il Dipartimento di medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale (Dimeila) ha analizzato a partire dallo scoppio della pandemia il rischio di infezione da Sars-Cov2 negli ambienti di lavoro.

Processi lavorativi, prossimità, tipo di attività e soggetti terzi. Oggetto dalla pubblicazione è la metodologia sviluppata dall’Istituto per la previsione e la prevenzione del rischio infezione Covid sul lavoro, per sviluppare indici di rischio per i differenti settori e per la mobilità della popolazione attiva.

Un metodo implementato nel modello si sorveglianza epidemilogica nazionale e utilizzato dal CTS per la gestione della ripresa delle attività dopo il primo lock down totale. Utilizzato nei documenti tecnici pubblicati nei mesi scorsi in collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e applicabile nelle fasi attuali e in una possibile campagna vaccinale nelle aziende.

Metodo applicabile all’eventuale reingegnerizzazione dei processi aziendali per la mitigazione del rischio e integrabile con il sistema nazionale di sicurezza e salute sul lavoro (SSL).

Fonte: Inail