Archivia Novembre 21, 2022

Dati vigilanza in materia sicurezza lavoro gennaio – settembre 2022 , Inl

Pubblicati dall’Ispettorato nazionale del lavoro con nota del 26 ottobre 2022 i dati dell’attività di vigilanza condotta dal 1° gennaio al 30 settembre 2022 in materia salute e sicurezza sul lavoro.

L’Ispettorato su input della Direzione Centrale per la tutela, la vigilanza e la sicurezza del lavoro ha condotto nei primi nove mesi del 2022 12.522 ispezioni in materia di salute e sicurezza, in ogni settore lavorativo ma con maggiore attenzione riservata all’edilizia. Questi in elenco i risultati dell’attività:

irregolarità riscontrate nell’83% dei casi;

6.196 i provvedimenti di sospensione dell’attività di impresa;

delle sospensioni 4.085 per personale in nero, 2.111 per gravi violazioni in materia di salute e sicurezza;

l’83% delle imprese sospese ha provveduto alla regolarizzazione.

Così il direttore dell’Inl Bruno Giordano: “Al 21 ottobre 2021, data di

entrata in vigore del Decreto Legge 146, convertito nella Legge 215, nello stesso periodo preso in considerazione dall’ultimo report (1 gennaio-30 settembre) erano solo 9 le sospensioni determinate da motivi di sicurezza, a fronte delle 2111 registrate nel 2022. Ciò dimostra che l’incremento dell’attività dell’Ispettorato del Lavoro porta a risultati immediati e positivi per i lavoratori e per le stesse imprese, che possono mettersi a norma senza interruzione dell’attività. La legalità del lavoro deve essere sentita come bene comune”.

FONTE: Ispettorato nazionale del lavoro

Repertorio nazionale degli organismi paritetici, decreto Ministero Lavoro

Pubblicato dal Ministero del Lavoro il decreto n.171 dell’11 ottobre 2022 sull’istituzione del Repertorio nazionale degli organismi paritetici.

Il decreto istituisce il Repertorio nazionale degli organismi paritetici n in attuazione dell’articolo 51, comma 1bis, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e riporta i requisiti per entrarne a farne parte.

Iscrizioni al Repertorio via pec da inviare alla Direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro dgsalutesicurezza@pec.lavoro.gov.it.

L’ammissione avviene entro 90 giorni dall’istanza previo “parere obbligatorio, in ordine alla rappresentatività dell’organismo paritetico richiedente e al possesso dei requisiti di cui all’articolo 2, comma 1 e comma 2, lettere a), b), c), della Direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni Industriali, da rendersi entro 60 giorni dalla data della trasmissione della documentazione da parte della Direzione generale per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro”.

Ogni tre anni richiesta di comunicazione di conferma dei requisiti. Obbligo di comunicazione tempestiva al Direzione generale in caso di variazioni.

FONTE: Ministero Lavoro

Stress, salute e sicurezza sul lavoro post pandemia, indagine Eu-Osha

Il 44% dei lavoratori europei ha avvertito un aggravio nella percezione dello stress da lavoro dopo la pandemia, il 46% si ritiene esposto a sovraccarico da lavoro. Sono alcuni dei dati dell’indagine OSH Pulse – Sicurezza e salute sul lavoro dopo la pandemia pubblicata da Eu-Osha in occasione della “Giornata mondiale della salute mentale” del 10 ottobre 2022.

Occupational safety and health in post-pandemic workplaces

L’indagine è stata commissione da Eu-Osha a Flash Eurobarometer – OSH Pulse, è stata condotta dal 25 aprile al 23 maggio 2022 e ha coinvolto tramite interviste telefoniche 27.250 lavoratori dipendenti in tutti gli Stati UE più Islanda e Norvegia. I risultati sono stati raccolti in un documento completo, nella sintesi e in un’infografica, in inglese. La slide con la sintesi dei dati riguardanti l’Italia.

Quattro le macrocategorie nelle quali è strutturata: tecnologie digitali sul lavoro, salute e rischi psicosociali, salute mentale sul lavoro, gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

Riassumiamo in elenco alcuni dei dati principali:

device digitali più utilizzati sul lavoro in UE sono al 73% laptop, tablet, smartphone, 60% Pc, 55% tecnologie per l’accesso a internet;

il 30% riceve task automatici per il lavoro su tali device;

il 27% riceve valutazioni da terzi sul proprio lavoro su tali device;

il 19% riscontra l’utilizzo di device digitali per monitorare rumore, sostanze chimiche, polvere, gas;

il 7% per monitorare stato di salute;

per il 52% degli intervistati i device digitali influiscono sul velocità e ritmi lavorativi;

il 28% degli intervistati ha ritenuto di sentirsi in un stato di salute molto buono, il 51% buono;

le maggiori conseguenze da lavoro riscontrate: affaticamento 37%, mal di testa e occhi 34%, dolori ossei e articolai 30%, stress ansia depressione 27%, malattie infettive come COVID-19 21%;

il 46% ha rilevato pressioni e sovraccarico sul lavoro,

il 26% scarsa comunicazione e cooperazione;

il 18% scarsa autonomia;

il 17% violenze e abusi verbali da pazienti e clienti;

il 7% è stato esposto a bullismo;

il 16% è fortemente d’accordo sul fatto che rivelare una difficoltà di salute mentale potrebbe avere un impatto negativo sulla propria carriera, il 34% d’accordo, il 13% fortemente in disaccordo, il 32%” che non d’accordo;

6 lavoratori su 10 si sentirebbero a proprio agio nel parlare sul lavoro e con il proprio datore di lavoro dei propri problemi di salute mentale, il 52% nelle aziende con meno di 10 dipendenti, il 62% nelle grandi imprese;

impatto del Covid: quattro su dieci intervistati hanno riscontrato condizioni aggravate di stress post pandemia;

la metà degli intervistati ha rilevato però come sia diventato più semplice poter parlare di salute mentale dopo la pandemia (63% in Italia);

il 38% riscontra consulenza e supporto sullo stress sul lavoro, il 42% informazione e formazione, il 43% prassi per la consultazione dei lavoratori;

l’81% degli intervistati ritiene opportuna l’attuazione delle norme di sicurezza sul posto di lavoro;

attività di sensibilizzazione e informazione sulla sicurezza e la salute sul lavoro Finlandia 73% degli intervistati, Malta 74% e Irlanda 77%, contro Croazia 43%, Ungheria 46% e Bulgaria 47%, Italia 58%;

circa l’80 degli intervistati ha affermato che i problemi di sicurezza vengono affrontati tempestivamente sul posto di lavoro e ancora circa l’80% concorda di essere incoraggiato a segnalare problemi.

#WorldMentalHealthDay

Make mental health & well-being for all a global priority- Rendi la salute mentale e il benessere per tutti una priorità globale. Questo il tema della “Giornata mondiale per la salute mentale 2022” segnalato dall’Oms.

Prima della pandemia i disturbi mentali interessavano già una persona su otto. La pandemia ha provocato una recrudescenza del fenomeno, con un aumento stimato del 25%, dei disturbi di ansia e depressivi solo dopo il primo anno della pandemia.

“Stigma e discriminazione continuano a essere una barriera all’inclusione sociale e all’accesso alle cure adeguate”.

FONTE: Eu-Osha

Proposta Commissione UE modifica direttiva 2009/148, Eu-Osha, amianto

Eu-Osha con una nota del 28 settembre informa della decisione della Commissione europea di proporre una serie di interventi per modificare la legislazione in materia protezione dei lavoratori da amianto e quindi la direttiva direttiva 2009/148/CE.

Le nuove azioni proposte dalla Commissione sono innanzitutto due:

proposta di modifica direttiva sull’amianto sul lavoro;

supportata da documenti che identifichino la necessità di un futuro senza amianto, cure e diagnosi delle patologie, rimozione sicura e trattamento dei rifiuti dell’amianto.

Azioni che devono rientrare in quanto previsto dal Piano europeo contro il cancro e che dovranno poi essere seguite da un piano per:

aggiornare le linee guida per Stati membri, datori di lavoro e i lavoratori;

campagna di sensibilizzazione sulla rimozione sicura dell’amianto;

proposta legislativa screening e registrazione amianto negli edifici;

nuovo protocollo UE gestione rifiuti da costruzione e demolizione;

linee guida per gli audit dei rifiuti

Attualmente in Europa il 78% dei tumori professionali è legato all’esposizione all’amianto.

FONTE: Eu-Osha

Decreto Ministero Lavoro, richiesta deroga esposizione VLE

Pubblicato dal Ministero del Lavoro il decreto interministeriale del 30 settembre 2022 ai sensi dell’articolo 212, Decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, definizione di criteri e modalità per le autorizzazioni alle deroghe al rispetto dei valori limite di esposizione (VLE) di cui all’articolo 208, comma 1, del medesimo Decreto legislativo n. 81 del 2008.

Il decreto riporta all’articolo 2 e in allegato 1 il modello per la trasmissione dell’istanza da parte del datore di lavoro, da inviare seguendo le istruzioni dell’allegato 2 a dgsalutesicurezza@pec.lavoro.gov.it

Istruttoria analizzata tramite tavolo tecnico convocato dal Ministero del Lavoro entro 30 giorni dalla ricezione dell’istanza e che fornirà parere di rilascio o autorizzazione alla deroga in 60 giorni.

“Articolo 5 (Verifiche e controlli). Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e il Ministero della salute possono chiedere in qualsiasi momento agli organi di vigilanza di effettuare sopralluoghi per la verifica delle condizioni in base alle quali è stata concessa l’autorizzazione alla deroga”.

Sorveglianza riguardante il medico competente che deve comunicare tempestivamente al datore di lavoro casi di effetti nocivi per la sospensione immediata della deroga e per informare le istituzioni.

Per la revisone del caso sarà convocato lo stesso tavolo tecnico istituzionale.

Fonte:Ministero Lavoro