Archivia Febbraio 26, 2022

Sicurezza lavoro piattaforme digitali, politiche europee, Italia Francia Spagna

Lavoro tramite piattaforme digitali.

Questo il tema della nuova scheda di approfondimento Eu-Osha, che riporta rischi e prevenzione nel settore e tre esempi di normative e prassi che negli ultimi anni stanno cercando di regolare il settore in Europa. Tra i quali anche l’esempio italiano.

Attualmente il lavoro tramite piattaforme online è ovunque in espansione, in crescita le offerte di lavoro e da anni si manifestano necessità in Europa e negli Stati Membri per quanto riguarda la salute e la sicurezza dei lavoratori, la tutela previdenziale.

I rischi per i lavoratori impiegati tramite piattaforme digitali sono da un lato molto simili a quelli di ogni altro lavoratore non coinvolto nella platform economy, necessitando quindi già da sé di tutela e sicurezza. Dall’altro lato possono essere esacerbati, inaspriti dalle condizioni specifiche derivanti dalle modalità gestionali. Con rischi maggiori derivanti da fattori come:

determinazione dello stato occupazionale;

gestione algoritmica:

isolamento professionale, scarso equilibrio tra lavoro e vita privata e sostegno sociale;

carriere non definite.

I casi analizzati sono tre e su tre Paesi: Spagna, Italia e Francia. Per quanto riguarda l’Italia il documento Eu-Osha ha evidenziato:

La Carta di Bologna, Carta dei diritti fondamentali del lavoro digitale nel contesto urbano, 2018;

Decreto Legislativo 101/2019 convertito dalla Legge 128/2019;

la prescrizione della Procura di Milano del febbraio 2021 che ha imposto a quattro piattaforme l’assunzione di 60mila corrieri e comminato una multa da 733 milioni;

la legge per la tutela dei lavoratori digitali della Regione Lazio aprile 2019;

la proposta di legge della Regione Piemonte del 2019.

FONTE: Eu-Osha

Messaggio del Presidente della Repubblica : Dignità è azzerare morti sul lavoro

“Dignità è azzerare le morti sul lavoro”.

Questo quanto espresso dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio al Parlamento nel giorno del Giuramento, 3 febbraio 2022.

Così il Capo dello Stato (questo il testo integrale del messaggio pubblicato sul sito del Quirinale, le immagini e i video del Giuramento).

“Tanti, troppi giovani sono sovente costretti in lavori precari e malpagati, quando non confinati in periferie esistenziali.

È doveroso ascoltare la voce degli studenti, che avvertono tutte le difficoltà del loro domani e cercano di esprimere esigenze, domande volte a superare squilibri e contraddizioni.

La pari dignità sociale è un caposaldo di uno sviluppo giusto ed effettivo.

Le diseguaglianze non sono il prezzo da pagare alla crescita. Sono piuttosto il freno per ogni prospettiva reale di crescita.

Nostro compito – come prescrive la Costituzione – è rimuovere gli ostacoli.

Accanto alla dimensione sociale della dignità, c’è un suo significato etico e culturale che riguarda il valore delle persone e chiama in causa l’intera società.

La dignità.

Dignità è azzerare le morti sul lavoro, che feriscono la società e la coscienza di ognuno di noi. Perché la sicurezza del lavoro, di ogni lavoratore, riguarda il valore che attribuiamo alla vita.

Mai più tragedie come quella del giovane Lorenzo Parelli, entrato in fabbrica per un progetto scuola-lavoro.

Quasi ogni giorno veniamo richiamati drammaticamente a questo primario dovere del nostro Paese”.

FONTE: Presidenza della Repubblica

Eu-Osha : Telelavoro, Dms, rischi psico-sociali

Telelavoro e rischio Dms.

Questo il tema segnalato da Eu-Osha in nuovo post che rientra nella campagna campagna Ambienti di lavoro sani e sicuri -Alleggeriamo il carico 2020-22.

Il post segnala l’area del sito ufficiale della campagna all’interno della quale ne vengono affrontanti gli ambiti prioritari. Come la prevenzione, le affezioni croniche, il lavoro sedentario, la diversità dei lavoratori.

Questa volta Eu-Osha si occupa del telelavoro e di raccogliere per l’utente schede, ricerche, e presentazioni che affrontano rischi, dati, prevenzione e buone prassi, orientamenti.

Il telelavoro può offrire vantaggi al dipendente che possono essere identificati in equilibrio vita privata e professionale, maggiore produttività, meno viaggi e meno tempo in strada. Può presentare però dei fattori di rischio reali come:

– Dms;

– stile di vita sedentario;

– isolamento e rischi psico-sociali.

FONTE: Eu-Osha

Giornata nazionale contro violenza verso operatori sanitari

Con decreto 28 gennaio 2022 dei ministeri Salute e Istruzione è stata istituita la “Giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari e socio-sanitari”.

L’evento di sensibilizzazione, informazione ed educazione previsto dalla Legge 14 agosto 2020, n. 113 verrà celebrato il 12 marzo di ogni anno. Nella data in cui viene celebrato anche l’”European Awareness Day on violence against Doctors” della Ceom.

FONTE: ministeri Salute e Istruzione

Casi indennizzati, contagi Covid lavoro, dati Inail dicembre 2021

191.046 contagi sul lavoro dall’inizio della pandemia al 31 dicembre 2021, 5.413 in più rispetto al monitoraggio novembre 2021, +2,9%. Sono i dati Inail nella Scheda nazionale – I dati sulle denunce da Covid-19 (monitoraggio al 31 dicembre 2021).

191.046 casi corrispondono a un sesto delle denunce di infortunio sul lavoro inviate a Inail da gennaio 2020 e al 3,1% dei contagi nazionali da dati Iss ancora dal gennaio 2020.

811 le morti per Covid da inizio pandemia al 31 dicembre 2021, un quarto delle morti sul lavoro da gennaio 2020 e 0,6% di tutti i decessi per Covid. 14 morti in più rispetto a novembre 2021.

In dettaglio -71,3% contagi sul lavoro rispetto a dicembre 2020 e -57,2% dei casi mortali.

82,5% decessi ha interessato finora uomini e il 71% 50-64 anni. Il 25,8% personale sanitario e socio-assistenziale. Nord-Ovest (36,1%). Province con più decessi da inizio pandemia: Napoli (8,0%), Roma (7,8%), Milano (6,5%), Bergamo (6,3%).

68,3% dei contagi donne, 42,3% 50-64 anni.

Infezioni riconosciute, dato pubblicato da Inail per la prima volta: al 31 dicembre 2021 riconosciuto l’83%, indennizzo nel 96% dei casi. 63% dei casi di decesso riconosciuti.

Il 99% degli indennizzi hanno riguardato inabilità temporanee, quattro milioni di giornate. Pari a 30 la media dei giorni di assenza di un lavoratore in caso di contagio da Covid.

FONTE: Inail