Archivia Marzo 2, 2020

Agricoltura: Piano nazionale contro il caporalato

È stato approvato il Piano triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato (2020-2022), piano nato dal Tavolo di confronto istituito nel 2018 presieduto dal Ministero del Lavoro che riunisce rappresentanti del settore agricolo, Terzo settore ed è supportato dall’Ilo.

Quattro gli assi di intervento, sviluppati i dieci azioni prioritarie. Gli assi sono prevenzione; vigilanza e contrasto; protezione e assistenza; reintegrazione socio-lavorativa. Le azioni in sintesi prevedono:

  1. sistema informativo che monitori i fabbisogni del lavoro agricolo;
  2. valorizzazione dei prodotti;
  3. rafforzamento del Rete del lavoro agricolo di qualità;
  4. pianificazione dei flussi di manodopera;
  5. interventi sugli alloggi;
  6. trasporti;
  7. campagne di comunicazione;
  8. vigilanza;
  9. protezione e assistenza per le vittime dello sfruttamento e del caporalato;
  10. reinserimento socio-lavorativo delle vittime.

872 mila gli occupati in agricoltura in Italia nel 2018, crescita del valore aggiunto ancora nel 2018 pari a 0,9%, ovvero il 2,1% del valore aggiunto nazionale. 59,3 miliardi il valore della produzione. Il sommerso nel 2017 è stato stimato del 16,9% sul valore aggiunto di settore, 12,3% il dato dell’economia generale, 24% e più alto il dato del commercio, 22,1% costruzioni. +10% l’aumento negli ultimi dieci anni dei lavoratori impiegati per meno di 50 giornate. 24,2% secondo Istat nel 2018 il tasso di lavoro irregolare nel comparto.

“Il termine caporalato fa riferimento al sistema illecito di intermediazione e sfruttamento del lavoro da parte di intermediari illegali (caporali) che arruolano la manodopera”.

Fonte: Ministero Lavoro

Inail: prime indicazioni tutela assicurativa rider in vigore dal 1° febbraio 2020

Si tratta di prime indicazioni indirizzate in particolare ai datori di lavoro per rispettare tutti gli imminenti adempimenti. Già annunciata da Inail una seconda circolare approfondita e con maggiori dettagli.

Il documento riporta informazioni per i soggetti tenuti all’obbligo assicurativo, ovvero i committenti, le imprese di delivery. Già titolari o meno di codice ditta. Riguarda la denuncia di iscrizione con le informazioni utili alla valutazione del rischio e al calcolo del premio assicurativo oppure la variazione di attività (che indichi anche mezzi usati, stima delle consegne e modalità di consegna) entro 30 giorni dalla data di decorrenza dell’obbligo assicurativo.

La voce 0721 delle nuove tariffe dei premi. “L’utilizzo di mezzi di trasporto diversi da quelli indicati dalla norma e dallo specifico riferimento del nomenclatore tariffario sopra riportato comporta, invece, l’attribuzione di una diversa voce di tariffa”.

Ancora, le indicazioni riguardano il versamento e il calcolo del premio che è totalmente a carico dell’impresa. Giorno di attività equivalente ad almeno una consegna in 24 ore. L’azienda riceverà via Pec l’importo del premio anticipato da versare per il 2020 su F24, in base a certificato di assicurazione e conteggio dei premio, oppure a certificato di variazione e conteggio del premio.

Denuncia di infortunio e malattia professionale. Le istruzioni interessano infortunio mortale, comunicazione per soli fini statistici, comunicazione all’impresa da parte del lavoratore autonomo per infortunio, malattia professionale o anche infortunio di lieve entità tramite certificato medico, data rilascio e prognosi certificata.
“L’obbligo di denuncia di infortunio e l’obbligo di denuncia di malattia professionale da parte della medesima impresa di delivery decorrono dalla data in cui gli sono stati comunicati gli estremi del certificato medico”.

Fonte: Inail

Aggiornamento gennaio 2020 – Testo Unico sicurezza sul lavoro

Pubblicata dal Ministero del Lavoro la versione aggiornata gennaio 2020 del Testo Unico sicurezza sul lavoro D.lgs. n. 81/2008.

Le novità inserite sono:

L’aggiornamento del TU è stato pubblicato in memoria dell’ing. Giuseppe Piegari.

Fonte: Ispettorato nazionale del lavoro

Revisione elenco sostanze a contatto con l’acqua potabile, il nuovo programma di studio Echa

Echa sta avviando un programma di studio sulle sostanze chimiche a contatto con l’acqua potabile, programma che la porterà a stilare un nuovo elenco di sostanze accettate che sostituirà gli elenchi finora utilizzati.

L’inizio delle attività è stato richiesto ad Echa dalla Commissione europea a supporto del processo in atto di rifusione della direttiva europea sulle acque potabili.

L’analisi Echa partirà innanzitutto dalla revisione degli elenchi utilizzati in ogni Stato membro. L’eleleco definitivo dovrà essere adottato entro il 2024. Ogni sostanza che verrà approvata verrà affiancata da una scadenza e avrà quindi un’autorizzazione limitata e soggetta a revisione, calibrata sulla propria pericolosità.

Sarà previsto un processo attraverso il quale le aziende dovranno sottoporre a revisione le sostanze utilizzate o per aggiungerne altre in elenco. Analogamente ogni Stato membro potrà presentare fascicoli per rimuovere o aggiornare le voci presenti nella lista europea.

Così Bjorn Hansen direttore esecutivo Echa: “Valuteremo le sostanze utilizzate nei materiali per produrre, ad esempio, tubi dell’acqua e rubinetti, e non vediamo l’ora di lavorare per aiutare a migliorare la qualità dell’acqua potabile in tutta Europa”.

Il processo di revisione della direttiva sull’acqua potabile è iniziato con una proposta adottata nel febbraio 2018 in seguito alle sollecitazioni dei cittadini attraverso Right2Water. Il 18 dicembre è stato raggiunto un accordo provvisorio in Commissione europea che ora dovrà essere approvato definitivamente dal Parlamento europeo e del Consiglio.

Fonte: Helpdesk Reach, Echa

Copertura assicurativa detenuti impegnati in lavori pubblica utilità, Inail la circolare n.2 del 10 gennaio 2020

Pubblicata da Inail la circolare n.2 del 10 gennaio 2020 con chiarimenti riguardanti l’estensione 2020 della copertura assicurativa, prevista dall’articolo 1, comma 312 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ai detenuti e agli internati impegnati in lavori di pubblica utilità.

Il documento riporta indicazioni sull’ambito soggettivo di applicazione della copertura e sull’aggiornamento dei servizi online in seguito all’estensione del Fondo sperimentale 2016-2019 disposta dall’articolo 2, comma 2, del Decreto legislativo 2 ottobre 2018, n. 124, che ha previsto contestualmente un’integrazione di 3milioni di euro.

La circolare riassume le tipologie di soggetti interessati:

  • beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito;
  • detenuti e internati impegnati in attività volontarie e gratuite;
  • stranieri richiedenti asilo in possesso del relativo permesso di soggiorno;
  • soggetti impegnati in lavori di pubblica utilità.

In corso l’aggiornamento del servizio online Polizza volontari e il relativo quadro Q1, per l’utilizzo del quale saranno pubblicate nuove istruzioni operative.

La nota Inail raccoglie quindi informazioni procedurali per l’attivazione della copertura assicurativa da parte del soggetto assicurante e riassume le abituali modalità di attuazione dell’obbligo per i detenuti e gli internati non annoverati nelle categorie previste dal Fondo.

Fonte: Inail

In memoria dei Vigili del Fuoco caduti nel 2019 Primo concorso letterario

In memoria di Antonio Dell’Anna, Antonino Candido, Marco Triches e Matteo Gastaldo.

E’ stato indetto il concorso insieme alla Biblioteca tecnica dei Vigili del Fuoco della Direzione centrale per la prevenzione e sicurezza tecnica, è la prima edizione di tale iniziativa e richiama racconti inediti scritti dal personale del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco  e dai familiari.

Bando per opere inedite, della lunghezza massima di 1800 battute, in palio tre premi, ovvero con targa personalizzata e pubblicazione su Noi Vigili del Fuoco, soggiorno in struttura Ona di una settimana, quattro giorni e due giorni.

I dieci finalisti saranno inseriti in un’antologia curata dalla stessa Biblioteca tecnica dei Vigili del Fuoco della Direzione centrale per la prevenzione e sicurezza tecnica.

Scadenza 15 marzo 2020, premiazione maggio 2020.

Fonte: http://www.vigilfuoco.it

Detenuti impegnati in lavori pubblica utilità

Inail ha pubblicato la circolare n.2 del 10 gennaio 2020 con chiarimenti riguardanti l’estensione 2020 della copertura assicurativa, prevista dall’articolo 1, comma 312 della legge 28 dicembre 2015, n. 208, ai detenuti e agli internati impegnati in lavori di pubblica utilità.

Il documento riporta indicazioni sull’ambito soggettivo di applicazione della copertura e sull’aggiornamento dei servizi online in seguito all’estensione del Fondo sperimentale 2016-2019 disposta dall’articolo 2, comma 2, del Decreto legislativo 2 ottobre 2018, n. 124, che ha previsto contestualmente un’integrazione di 3milioni di euro.

La circolare riassume le tipologie di soggetti interessati:

– beneficiari di ammortizzatori e di altre forme di integrazione e sostegno del reddito;

– detenuti e internati impegnati in attività volontarie e gratuite;

– stranieri richiedenti asilo in possesso del relativo permesso di soggiorno;

– soggetti impegnati in lavori di pubblica utilità.

E’ inoltre in corso l’aggiornamento del servizio online Polizza volontari e il relativo quadro Q1, per l’utilizzo del quale saranno pubblicate nuove istruzioni operative.

La nota Inail raccoglie quindi informazioni procedurali per l’attivazione della copertura assicurativa da parte del soggetto assicurante e riassume le abituali modalità di attuazione dell’obbligo per i detenuti e gli internati non annoverati nelle categorie previste dal Fondo.

Info: Inail

Il bando Isi Inail 2019

Inail ha pubblicato il Bando Isi 2019 per incentivi alle imprese a favore di investimenti sulla sicurezza sul lavoro, macchinari e attrezzature agricole, soluzioni innovative, sostenibili utili alla riduzione del rischio infortunistico, sono stati stanziati 251.226.450 euro.

Gli assi di intervento possibili saranno cinque, con i rispettivi massimali e le relative percentuali di copertura della spesa:

– Asse 1 – investimento e modelli organizzativi (finanziamento fino al 65%, limiti 5mila – 130mila euro, nessun limite per modelli organizzativi in imprese fino a 50 dipendenti);

– Asse 2 – interventi sul rischio movimentazione manuale carichi MMC (finanziamento fino al 65%, limiti 5mila – 130mila euro);

– Asse 3 – bonifica amianto (finanziamento fino al 65%, limiti 5mila – 130mila euro);

– Asse 4 – micro e piccole imprese mobili e pesca (finanziamento fino al 65%, limiti 2mila – 50mila euro);

– Asse 5 – agricoltura – micro e piccole imprese agricole (40% finanziamento tutte le imprese, 50% giovani agricoltori, limiti mille – 6mila euro).

I fondi stanziati con le prime nove edizioni del bando Isi hanno permesso di finanziare la realizzazione di quasi 32mila progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza all’interno delle aziende, che nella maggioranza dei casi sono stati presentati da micro e piccole imprese.

Tra i progetti ammessi al finanziamento del bando 2018, circa tre su quattro sono stati presentati da aziende con meno di 15 dipendenti”.

Scadenze tutte le date utili verranno comunicate da Inail entro il 31 gennaio 2020.

Fonte: Inail

Consultazione pubblica del Ministero,Testo Unico, sicurezza sul lavoro.

Indetta dal Ministero del Lavoro una consultazione pubblica sullo stato della normativa sulla sicurezza sul lavoro in Italia e sul D.Lgs 81/08.

Una raccolta di pareri e considerazioni, un dialogo con gli stakeholders a più di dieci anni dall’entrata in vigore del TU. L’accesso all’iniziativa è tramite questa pagina:

http://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/salute-e-sicurezza/consultazionepubblica/Pagine/Partecipa-alla-Consultazione.aspx

Sarà possibile inviare idee, progetti, buone pratiche, riflessioni. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo: “L’obiettivo della sicurezza sul lavoro è una delle priorità del Governo che intendiamo perseguire sia attraverso un rafforzamento dell’attività di vigilanza, sia mediante il potenziamento della formazione e della prevenzione. A tal fine, parte oggi, sul sito istituzionale del Ministero, una consultazione pubblica che consentirà a tutti di dare un contributo e, finalmente, far diventare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro il punto centrale della nostra politica e degli investimenti futuri”

Fonte: Ministero Lavoro

Bollettino Ministero Ambiente:Nanomateriali, Reach, Regolamento 2018/1881

Cosa sono i namonateriali, la loro applicazione e la normativa dopo la pubblicazione del Regolamento (UE) 2018/1881.

Il 1° gennaio 2020 entrerà in vigore il Regolamento (UE) 2018/1881del 3 dicembre 2018 che modifica il regolamento (CE) n. 1907/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio concernente la registrazione, la valutazione, l’autorizzazione e la restrizione delle sostanze chimiche (REACH) per quanto riguarda gli allegati I, III, VI, VII, VIII, IX, X, XI e XII per ricomprendervi le nanoforme delle sostanze.

Gli adempimenti che interesseranno fabbricanti importatori e quindi le autorità competenti alla vigilanza riguarderanno i parametri per la valutazione della sicurezza chimica, i requisiti per la registrazione delle sostanze e infine gli obblighi per la sicurezza degli utilizzatori a valle.

Echa ha già provveduto all’aggiornamento di IUCLID (versione 6.4) e del manuale per i dossier di registrazione, pubblicando i pareri dei Comitati RAC e SEAC e annunciando la prossima revisione della Guida alla registrazione e all’identificazione delle sostanze.

La scheda del Ministero dell’Ambiente ricapitola cosa sono i nanomateriali, la loro applicazione industriale, i rischi e la valutazione. Si tratta di sostanze chimiche comprese tra 1 e 100 nanometri (nm). Equivalente a 11 milioni di tonnellate attualmente il mercato globale, circa 400.000 gli addetti nel mercato europeo. Nanomateriali più comuni sono: triossido di alluminio, nero di carbone (carbon black), grafene e biossido di titanio.

La valutazione dei rischi riguarda l’esposizione sia dell’uomo che degli ambienti, degli organismi nella catena alimentare. In particolare l’attenzione è rivolta:

  • “la rilevanza delle vie di esposizione per l’uomo e per l’ambiente;
  • i sistemi di misura dell’esposizione;
  • i meccanismi di traslocazione e la possibilità di degradazione delle nanoparticelle all’interno del corpo umano;
  • i meccanismi di tossicità per l’uomo e per l’ambiente”.

Fonte: Ministero Ambiente