Archivia Aprile 23, 2020

Il questionario sociologico dell’Università Sapienza

Ecco solo alcune delle domande del questionario “La vita ai tempi del Coronavirus” messo a punto da un gruppo di docenti del Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza Università di Roma per capire appunto come è cambiato il nostro quotidiano dall’inizio della pandemia: “Da quando sono in vigore le restrizioni governative, come si sono modificati i rapporti con le persone con cui vivi?”, “In questo periodo di emergenza Covid-19, con quale frequenza hai controllato la temperatura corporea?”. E ancora: “Quali sono i tuoi stati d’animo prevalenti in questo periodo di emergenza?”, “Come sono mutate le tue attività lavorative in questo periodo d’emergenza?”.

I risultati di questa ricerca, come si legge sul sito del CoRis, saranno utili per individuare soluzioni che possano aiutare a migliorare le condizioni di vita degli italiani in un momento drammatico, come quello che stiamo vivendo “ai tempi del Coronavirus”.

Le restrizioni adottate dal governo, la quarantena, la solitudine, ma anche lo smart working, o la perdita del lavoro hanno scatenato una serie a cascata di effetti psicologici sui cittadini, costretti dall’oggi al domani ad un cambio totale del loro modo di vivere.

Il coronavirus ha obbligato le persone di colpo all’isolamento, chiusi in casa, allo stare distanti, magari anche da una persona cara ricoverata o deceduta. Dolore si è aggiunto al dolore, e molti cittadini non erano e non sono preparati a fronteggiarlo. Tutto ciò ha lasciato un segno importante sulla salute mentale degli italiani: depressione, ansia, insonnia, stress.

Lo studio avviato dal Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale della Sapienza si propone di fotografare questa realtà. L’obiettivo è quello di rilevare le opinioni, gli stati d’animo e i mutamenti che questo difficile momento sta comportando sulla nostra quotidianità, dalle relazioni al lavoro, dallo studio alle norme sociali, dal rapporto con i figli con la propria famiglia alla fruizione dei mezzi di comunicazione.

Per partecipare alla ricerca è possibile compilare il questionario online vi indico il link http://www.ce3s.eu/limesurvey/index.php/598764?lang=it

Fonte: http://www.salute.gov.it

Arcuri firma ordinanza per app italiana

Con un’ordinanza del 16 aprile il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri ha disposto la stipula del contratto di concessione gratuita della licenza d’uso sul software di contact tracing e di appalto di servizio gratuito con la Bending Spoons spa, la società progettatrice della app.

Il sistema di tracciamento digitale sarà utile per contenere e contrastare l’emergenza epidemiologica Covid-19, perché può “aiutare a identificare individui potenzialmente infetti prima che emergano sintomi e, se condotto in modo sufficientemente rapido, può impedire la trasmissione successiva dai casi secondari” si legge sull’ordinanza.

Il software è tra quelli selezionati dagli esperti della task force istituita dal ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione in accordo con il ministero della Salute, e quello ritenuto alla fine più idoneo.

Si chiamerà Immuni la app italiana per il tracciamento del contagio del nuovo coronavirus durante la fase 2.

L’app si potrà scaricare e installare su telefonini con sistema operativo ios o android. Non sarà obbligatoria e funzionerà grazie all’attivazione del bluetooth (low energy).

L’applicazione di contact tracing registrerà la prossimità tra cellulari delle persone con i quali il soggetto è venuto a contatto tramite dati non direttamente idonei a rivelare l’identità di una persona. Tali dati rimarranno all’interno del cellulare fino all’eventuale diagnosi di contagio. Il sistema non ha l’obiettivo di geolocalizzazione ma quello di tracciare per un determinato periodo di tempo degli identificativi criptati dei cellulari con il quale il soggetto positivo al virus è entrato in stretto contatto. Questo accade solo se in entrambi i cellulari è presente l’applicazione di tracciamento.

Come funziona

I cittadini scaricano l’app e iniziano ad utilizzare l’applicazione che crea un registro dei contatti in cui ci sono tre informazioni:

– qual è il dispositivo con il quale sono stato in contatto

– a che distanza

– per quanto tempo

Qualora il soggetto risulti positivo a seguito di un test, l’operatore medico autorizzato dal cittadino positivo, attraverso l’identificativo anonimo dello stesso, fa inviare un input/messaggio di alert per informare tutti quegli utenti identificati in modo anonimo che sono entrati in contatto con lui.

Fonte: http://www.salute.gov.it

Adozione della nuova circolare OiRA

È stata emanata la Circolare congiunta n. 2 del 23 marzo 2020, a firma del Direttore Generale della DG dei Rapporti di lavoro e delle relazioni industriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Direttore Generale dell’Inail, relativa allo strumento di supporto, rivolto alle micro, piccole e medie imprese, per la valutazione dei rischi sviluppato secondo il prototipo europeo OiRA, dedicato al settore “Uffici”.

La circolare, che riguarda l’aggiornamento del layout dello strumento attualmente in uso, integra e sostituisce la precedente circolare del 25 luglio 2018.

Ricordardiamo che lo strumento europeo ha l’obiettivo primario di supportare, attraverso un percorso guidato, il datore di lavoro nella valutazione dei rischi per le attività di ufficio attraverso l’identificazione dei pericoli e l’individuazione delle misure di prevenzione e protezione, a tutela della salute e sicurezza dei lavoratori, per giungere alla redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR), valido ai sensi degli articoli 17 e 28 del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81.

A decorrere dalla data di emanazione della nuova circolare, sarà possibile accedere a due versioni dello strumento, rese disponibili gratuitamente attraverso il sito internet dell’Agenzia europea per la salute e sicurezza sul lavoro (EU-OSHA), al link “tool Italiani”, secondo le indicazioni fornite nel sito.

Sarà possibile accedere alla pagina anche dal sito del Ministero e da quello dell’INAIL.

Fonte : Inail.it

Iss, come usare in sicurezza detergenti, disinfettanti, igienizzanti

L’Istituto superiore di sanità ha realizzato un poster in cui fornisce semplici e utili consigli su come utilizzare in sicurezza detergenti, disinfettanti, igienizzanti.

In questo momento storico di emergenza sanitaria da nuovo coronavirus l’igiene personale e degli ambienti è probabilmente l’unico aspetto importante.

Ecco una sintesi di quanto previsto:

– Seguire sempre con grande attenzione le istruzioni riportate sulle etichette dei prodotti che si utilizzano per la pulizia.

– Mescolare più prodotti insieme pensando di ottenerne uno più potente contro il coronavirus, può esporre a gravi rischi di intossicazione e quindi non va mai fatto.

Inoltre:

– Arieggiare frequentemente i locali, perché i prodotti utilizzati per la disinfezione contengono spesso sostanze volatili che possono provocare irritazione e tossicità.

– Non lasciare prodotti detergenti o disinfettanti incustoditi, per evitare che i bambini possano venirne in contatto.

Fonte: Iss

Emergenza Coronavirus, l’Inail avvia la procedura per il reclutamento di 200 medici e 100 infermieri

Tra l’8 e il 18 aprile sarà possibile candidarsi utilizzando l’applicazione informatica presente sul sito dell’Istituto. Nella domanda deve essere specificata la regione per la quale si intende dare la propria disponibilità

ROMA – Nell’ambito delle misure per il contenimento dell’epidemia da Covid-19, l’Inail, in qualità di soggetto attuatore degli interventi di protezione civile, ha avviato una procedura straordinaria per l’acquisizione di 200 medici e 100 infermieri, come previsto dall’articolo 10 del decreto legge Cura Italia dello scorso 17 marzo.

I posti dei medici suddivisi in sette branche specialistiche. Il contingente di 200 medici, in particolare, è ripartito in sette branche specialistiche: medicina interna, infettivologia e pneumologia (50 posti), chirurgia generale e ortopedia (45), psichiatria (20), medicina legale (38), medicina del lavoro (38), fisiatria (6), igiene, medicina preventiva e medicina del lavoro (3 posti).

Dal 3 aprile disponibile la registrazione al portale. A partire dalle ore 10 dell’8 aprile, i candidati dovranno compilare e inviare la dichiarazione di disponibilità entro le ore 9,59 del 18 aprile, utilizzando l’applicazione informatica presente sul sito dell’Inail, previa registrazione disponibile a partire dalle ore 14 del 3 aprile. Il link di accesso alla pagina di registrazione sarà comunicato con un avviso pubblicato in home page.

Le candidature prese in considerazione in base all’ordine di ricezione. Nella dichiarazione deve essere indicata la regione per la quale si intende dare la propria disponibilità (è ammessa una sola scelta). Al termine della compilazione, il sistema restituirà insieme al pdf della domanda una ricevuta di invio, completa di numero identificativo, data e ora di presentazione. Le candidature saranno prese in considerazione dalle strutture centrali e regionali Inail in base all’ordine di ricezione assegnato dalla procedura informatica.

La durata degli incarichi non può superare i sei mesi. I rapporti con i medici e gli infermieri saranno regolati con contratti di collaborazione coordinata e continuativa di durata non superiore a sei mesi, eventualmente prorogabili per il perdurare dello stato di emergenza, ma comunque non oltre il 31 dicembre 2020.

Un pool integrato per rispondere alle richieste di assistenza. Le istruzioni operative per agevolare la compilazione e l’invio della dichiarazione di disponibilità saranno pubblicate nella sezione Amministrazione trasparente > Bandi di concorso del sito Inail. Un pool di assistenza integrato, inoltre, sarà a disposizione per rispondere alle richieste di chiarimento.

Fonte: Inail.it

Ministero Salute: Coronavirus, ecco le raccomandazioni per persone in isolamento e per i familiari

Il Ministero della salute e Iss hanno pubblicato un nuovo poster con tutte le raccomandazioni per i soggetti in isolamento domiciliare e per i familiari, ecco di seguito i 21 punti contenuti:

“1. La persona con sospetta o accertata infezione COVID-19 deve stare lontana dagli altri familiari, se possibile, in una stanza singola ben ventilata e non deve ricevere visite.

2. Chi l’assiste deve essere in buona salute e non avere malattie che lo mettano a rischio se contagiato.

3. I membri della famiglia devono soggiornare in altre stanze o, se non è possibile, mantenere una distanza di almeno 1 metro dalla persona malata e dormire in un letto diverso.

4. Chi assiste il malato deve indossare una mascherina chirurgica accuratamente posizionata sul viso quando si trova nella stessa stanza. Se la maschera è bagnata o sporca per secrezioni è necessario sostituirla immediatamente e lavarsi le mani dopo averla rimossa.

5. Le mani vanno accuratamente lavate con acqua e sapone o con una soluzione idroalcolica dopo ogni contatto con il malato o con il suo ambiente circostante, prima e dopo aver preparato il cibo, prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e ogni volta che le mani appaiono sporche.

6. Le mani vanno asciugate utilizzando asciugamani di carta usa e getta. Se ciò non è possibile, utilizzare asciugamani riservati e sostituirli quando sono bagnati.

7. Chi assiste il malato deve coprire la bocca e il naso quando tossisce o starnutisce utilizzando fazzoletti possibilmente monouso o il gomito piegato, quindi deve lavarsi le mani.

8. Se non si utilizzano fazzoletti monouso, lavare i fazzoletti in tessuto utilizzando sapone o normale detergente con acqua.

9. Evitare il contatto diretto con i fluidi corporei, in particolare le secrezioni orali o respiratorie, feci e urine utilizzando guanti monouso.

10. L’allattamento al seno è consentito, purché la madre indossi una mascherina e adotti tutte le norme di igiene delle mani già descritte

11. Utilizzare contenitori con apertura a pedale dotati di doppio sacchetto, posizionati all’interno

della stanza del malato, per gettare guanti, fazzoletti, maschere e altri rifiuti.

12. Nel caso di isolamento domiciliare va sospesa la raccolta differenziata per evitare l’accumulo di materiali potenzialmente pericolosi che vanno invece eliminati nel bidone dell’indifferenziata.

13. Mettere la biancheria contaminata in un sacchetto dedicato alla biancheria sporca indossando i guanti. Non agitare la biancheria sporca ed evitare il contatto diretto con pelle e indumenti.

14. Evitare di condividere con il malato spazzolini da denti, sigarette, utensili da cucina, asciugamani, biancheria da letto, ecc.

15. Pulire e disinfettare quotidianamente le superfici come comodini, reti e altri mobili della camera da letto del malato, servizi igienici e superfici dei bagni con un normale disinfettante domestico, o con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%, indossando i guanti e indumenti protettivi (es. un grembiule di plastica).

16. Utilizzare la mascherina quando si cambiano le lenzuola del letto del malato.

17. Lavare vestiti, lenzuola, asciugamani, ecc. del malato in lavatrice a 60-90°C usando un normale detersivo oppure a mano con un normale detersivo e acqua, e asciugarli accuratamente.

18. Se un membro della famiglia mostra i primi sintomi di un’infezione respiratoria acuta (febbre, tosse, mal di gola e difficoltà respiratorie), contattare il medico curante, la guardia medica o i numeri regionali.

19. Evitare il trasporto pubblico per raggiungere la struttura sanitaria designata; chiamare un’ambulanza o trasportare il malato in un’auto privata e, se possibile, aprire i finestrini del veicolo.

20. La persona malata dovrebbe indossare una mascherina chirurgica per recarsi nella struttura sanitaria e mantenere la distanza di almeno 1 metro dalle altre persone.

21. Qualsiasi superficie contaminata da secrezioni respiratorie o fluidi corporei durante il trasporto deve

essere pulita e disinfettata usando un normale disinfettante domestico con prodotti a base di cloro (candeggina) alla concentrazione di 0,5% di cloro attivo oppure con alcol 70%”.

Fonte: Ministero della Salute

Ministero Salute: Ricambio aria, pulizia, ventilazione ambienti di lavoro

Pubblicati dall’Iss e dal Ministero della Salute dei consigli per il ricambio d’aria e la pulizia di abitazioni e ambienti di lavoro.

I consigli riguardano case, uffici e luoghi pubblici, e si riferiscono anche alla pulizia degli impianti di ventilazione.

” Ricambio aria. “Garantire un buon ricambio d’aria in tutti gli ambienti: casa, uffici, strutture sanitarie, farmacie, parafarmacie, banche, poste, supermercati, mezzi di trasporto.

  • Aprire regolarmente le finestre scegliendo quelle più distanti dalle strade trafficate.
  • Non aprire le finestre durante le ore di punta del traffico e non lasciarle aperte la notte.
  • Ottimizzare l’apertura in funzione delle attività svolte.

Pulizia.

  • Prima di utilizzare i prodotti per la pulizia leggi attentamente le istruzioni e rispetta i dosaggi d’uso raccomandati sulle confezioni (vedi simboli di pericolo sulle etichette).
  • Pulire i diversi ambienti, materiali e arredi utilizzando acqua e sapone e/o alcol etilico 75% e/o ipoclorito di sodio 0,5%. In tutti i casi le pulizie devono essere eseguite con guanti e/o dispositivi di protezione individuale.
  • Non miscelare i prodotti di pulizia, in particolare quelli contenenti candeggina o ammoniaca con altri prodotti. Sia durante che dopo l’uso dei prodotti per la pulizia e la sanificazione, arieggiare gli ambienti.

Impianti di ventilazione. 

  • A casa Pulire regolarmente le prese e le griglie di ventilazione dell’aria dei condizionatori con un panno inumidito con acqua e sapone oppure con alcol etilico 75%.
  • Negli uffici e nei luoghi pubblici. Gli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) devono essere tenuti accesi e in buono stato di funzionamento. Tenere sotto controllo i parametri microclimatici (es. temperatura, umidità relativa, CO2).
  • Negli impianti di ventilazione meccanica controllata (VMC) eliminare totalmente il ricircolo dell’aria.
  • Pulire regolarmente i filtri e acquisire informazioni sul tipo di pacco filtrante installato sull’impianto di condizionamento ed eventualmente sostituirlo con un pacco filtrante più efficiente.

FONTE: Ministero salute

Ministero della Salute: Coronavirus, come utilizzare i guanti

Pubblicata dal Ministero della Salute una nota informativa per il corretto utilizzo dei guanti.

“Sì ai guanti a patto che:

  • non sostituiscano la corretta igiene delle mani che deve avvenire attraverso un lavaggio accurato e per almeno venti secondi;
  • siano ricambiati ogni volta che si sporcano ed eliminati correttamente nei rifiuti indifferenziati;
  • come le mani, non vengano a contatto con bocca naso e occhi;
  • siano eliminati al termine dell’uso, per esempio, al supermercato;
  • non siano riutilizzati”.

FONTE: Ministero Salute

Protocollo salute e sicurezza negli ambienti di lavoro: Coronavirus

E’ stato siglato tra Governo sindacati e imprese un accordo per la salute e la sicurezza sul lavoro nelle aziende in attività. Un protocollo d’intesa su tredici punti, così sintetizzati dal Ministero della Salute:

  1. Obbligo a casa se con febbre oltre 37.5;
  2. Controlli all’ingresso;
  3. Limitare i contatti con i fornitori esterni;
  4. Pulizia e sanificazione;
  5. Igiene delle mani;
  6. Mascherine e guanti;
  7. Spazi comuni con accessi contingentati (mense, spogliatoi, aree fumatori);
  8. Possibile chiusura dei reparti non necessari e smart working;
  9. Rimodulazione dei livelli produttivi e dei turni;
  10. Ammortizzatori sociali e ferie;
  11. Stop trasferte e riunioni;
  12. Orari ingresso-uscita scaglionati;
  13. Gestione di un caso sintomatico.

Smart working

Il Ministero del Lavoro ha pubblicato una nota riguardante lo smart working nelle aree a rischio diffusione virus. La nota si riferisce al decreto approvato dal Governo il 23 febbraio che riporta tutte le misure previste per l’emergenza attuale. L’attivazione del lavoro agile domiciliare è consentita anche in assenza di accordo individuale con il lavoratore. Che può essere sostituito da autocerficazione.

Questa la nota :

Il Decreto 23 febbraio Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 23 febbraio 2020 (Il Dpcm relativo con le prime disposizioni attuative 23 febbraio 2020). Articolo 1:

“1. Allo scopo di evitare il diffondersi del COVID-19, nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi e’ un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area gia’ interessata dal contagio del menzionato virus, le autorita’ competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento e gestione adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.

2. Tra le misure di cui al comma 1, possono essere adottate anche le seguenti:

a) divieto di allontanamento dal comune o dall’area interessata da parte di tutti gli individui comunque presenti nel comune o nell’area;

b) divieto di accesso al comune o all’area interessata;

c) sospensione di manifestazioni o iniziative di qualsiasi natura, di eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato, anche di carattere culturale, ludico, sportivo e religioso, anche se svolti in luoghi chiusi aperti al pubblico;

d) sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole di ogni ordine e grado, nonche’ della frequenza delle attivita’ scolastiche e di formazione superiore, compresa quella universitaria, salvo le attivita’ formative svolte a distanza;

e) sospensione dei servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura di cui all’articolo 101 del codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, nonche’ dell’efficacia delle disposizioni regolamentari sull’accesso libero o gratuito a tali istituti e luoghi;

f) sospensione dei viaggi d’istruzione organizzati dalle istituzioni scolastiche del sistema nazionale d’istruzione, sia sul territorio nazionale sia all’estero, trovando applicazione la disposizione di cui all’articolo 41, comma 4, del decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79;

g) sospensione delle procedure concorsuali per l’assunzione di personale;

h) applicazione della misura della quarantena con sorveglianza attiva agli individui che hanno avuto contatti stretti con casi confermati di malattia infettiva diffusiva;

i) previsione dell’obbligo da parte degli individui che hanno fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico, come identificate dall’Organizzazione mondiale della sanita’, di comunicare tale circostanza al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio, che provvede a comunicarlo all’autorita’ sanitaria competente per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva;

j) chiusura di tutte le attivita’ commerciali, esclusi gli esercizi commerciali per l’acquisto dei beni di prima necessita’;

k) chiusura o limitazione dell’attivita’ degli uffici pubblici, degli esercenti attivita’ di pubblica utilita’ e servizi pubblici essenziali di cui agli articoli 1 e 2 della legge 12 giugno 1990, n. 146, specificamente individuati;

l) previsione che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessita’ sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale o all’adozione di particolari misure di cautela individuate dall’autorita’ competente;

m) limitazione all’accesso o sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone terrestre, aereo, ferroviario, marittimo e nelle acque interne, su rete nazionale, nonche’ di trasporto pubblico locale, anche non di linea, salvo specifiche deroghe previste dai provvedimenti di cui all’articolo 3;

n) sospensione delle attivita’ lavorative per le imprese, a esclusione di quelle che erogano servizi essenziali e di pubblica utilita’ e di quelle che possono essere svolte in modalita’ domiciliare;

o) sospensione o limitazione dello svolgimento delle attivita’ lavorative nel comune o nell’area interessata nonche’ delle attivita’ lavorative degli abitanti di detti comuni o aree svolte al di fuori del comune o dall’area indicata, salvo specifiche deroghe, anche in ordine ai presupposti, ai limiti e alle modalita’ di svolgimento del lavoro agile, previste dai provvedimenti di cui all’articolo 3″.

Articolo 2 Ulteriori misure di gestione dell’emergenza:

“1. Le autorita’ competenti possono adottare ulteriori misure di contenimento e gestione dell’emergenza, al fine di prevenire la diffusione dell’epidemia da COVID-19 anche fuori dai casi di cui all’articolo 1, comma 1″.

Non rispettare le misure di contenimento è punito ai sensi ai sensi dell’articolo 650 del codice penale, salvo reato più grave.

FONTE: GU n.45 del 23 febbraio 2020 Decreto 23 febbraio 2020 n.6 – Dpcm 23 febbraio 2020 disposizioni attuative