Archivia Settembre 29, 2018

Società sportive, calcio professionistico, prestazioni occasionali, note Inps

Inps ha pubblicato il 14 e il 20 agosto due circolari con indicazioni per le società sportive (legge n. 91/1981) in merito all’utilizzo delle prestazioni occasionali per gli steward negli impianti sportivi. Come disciplinato dall’articolo 54-bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50 integrato dall’articolo 1, comma 368, della legge 27 dicembre 2017, n. 205.

La circolare n.95 del 14 agosto 2018 ricorda che i soggetti, gli utilizzatori, che rientrano nell’ambito di applicazione della norma, sono le società che si occupano di organizzazione di competizioni sportive, partite ufficiali di calco professionistico, in impianti con capienza superiore ai 7.500 posti.

limiti economici per il prestatore sono 5.000 euro l’anno verso un solo utilizzatore o verso la totalità degli utilizzatori. “Le società sportive in oggetto sono escluse dall’applicazione del limite […] pari a € 5.000, relativo ai compensi che possono essere erogati dal singolo utilizzatore alla totalità dei prestatori impiegati come steward”. Superato il limite economico il rapporto di lavoro del prestatore diverrà a tempo pieno e indeterminato.

In merito alla procedura di riferimento, il messaggio n. 3193 del 24 agosto 2018 ha informato circa il rilascio previsto per il 6 settembre 2018 delle funzionalità dedicate nella procedura Prestazioni Occasionali. Lo stesso messaggio ne riporta in dettaglio le istruzioni operative necessarie: richiesta da inviare via Pec alla Direzione centrale Entrate e recupero crediti; accesso a Prestazioni di lavoro occasionali e Libretto di famiglia e alle funzionalità Gestione Lista MasterGestione Luoghi di Lavoro e Gestione Eventi (Dettaglio EventoModifica EventoElimina Evento); Lista prestazioni. 

Prima dell’utilizzo della piattaforma l’utilizzatore dovrà aver integrato il portafoglio telematico per pagamenti e assicurazione sociale. “Il versamento deve avvenire mediante modello F24 Elementi identificativi (c.d. Elide), utilizzando la causale “CLOC”, oppure attraverso strumenti di pagamento elettronico esclusivamente dal Portale dei Pagamenti INPS – sezione Prestazioni Occasionali; successivamente è necessario inviare una PEC all’indirizzo dc.entraterecuperocrediti@postacert.inps.gov.it per la richiesta di assegnazione degli importi alla gestione degli steward negli stadi”.

Inail luglio 2018: Denunce infortuni lavoro malattie professionali

379.206 denunce di infortunio sul lavoro, 587 con esito mortale, 37.501 denunce di malattia professionale. Sono stati pubblicati da Inail gli open data luglio 2018.

Questi i dati sulle denunce pervenute all’Istituto nel periodo gennaio-luglio 2018, pubblicazione ripresa ad agosto dopo la sospensione temporanea dovuta all’aggiornamento dei sistemi rispetto all’obbligo di comunicazione a fini statisti dei casi con assenza dal lavoro di almeno un giorno. Obbligo ricordiamo in capo ai datori di lavoro.

Le 379.206 denunce indicano un -0,3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, 325.054 (-0,1%) i casi in occasione di lavoro, 54.152 (-1,3%) in itinere. -1,2% donne, +0,2% uomini; -1,4% lavoratori italiani, -0,2% comunitari, +8,6% lavoratori provenienti da Paesi extracomunitari. -4,1% 30-44 anni, -1,2% 45-59, +3,7% under 29 e +5,9% 60-69 anni. Settori: -0,2% Industria e Servizi, -2,8% Agricoltura, +0,1% Conto Stato. -0,04% Nord-Ovest, -1,8% Centro, -3% Isole, +o,7% Nord-Est, +0,5% Sud.

591 le denunce di infortunio mortale gennaio-luglio 2017, 578 nel 2018: 414 in occasione di lavoro ovvero -3,9%, 173 in itinere +8,1%. “Il decremento rilevato nel confronto tra i primi sette mesi del 2017 e del 2018 è legato esclusivamente alla componente maschile, i cui casi mortali denunciati sono stati quattro in meno (da 531 a 527), mentre quella femminile ha registrato 60 decessi in entrambi i periodi”. Quasi la metà dei casi di infortunio mortale ha riguardato persone tra i 50 e i 64 anni: 291 (nel 2017 247). Dieci gli incidenti mortali plurimi.

+3,5% le denunce di malattia professionale, 37.501 a fronte delle 36.224 del 2017, 1.277 in più. Aumento in tutti i comparti: 2,9% Industria e servizi, 6,2% Agricoltura, 2,1% Conto Stato. Un terzo delle denunce al Centro +717, quindi Sud +568, Nord-Ovest +115, Nord-Est +10, -133 Isole. 21.676 casi di patologie del sistema osteo muscolare e del tessuto connettivo, 4.211 sistema nervoso, 2.774 orecchio, 1.618 sistema respiratorio, 1.401 tumori.

Info: Inail open data luglio 2018 infortuni malattie professionali 

Verifica sicurezza estintori portatili utilizzati nella formazione, VVF

Attività di accertamento dell’idoneità tecnica per i lavoratori incaricati di attuare le misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione delle emergenze nei luoghi di lavoro – Raccomandazioni circa l’impiego degli estintori portatili.

Questa la circolare pubblicata dai Vigili del Fuoco il 14 agosto 2018 con indicazioni utili per la verifica della sicurezza degli estintori portatili, in questo caso utilizzati nei corsi e negli esami erogati da un Comando VVF.

La nota dopo aver ricordato l’obbligo per i fornitori di garantire presidi idonei e certificati, dopo aver citato l’alta frequenza di scariche e ricariche alla quale questi potrebbero essere sottoposti e quindi l’eventualità per i corsi di richiedere estintori con minori pressioni di esercizio, elenca le operazioni preliminari che Commissione o incaricati dovranno compiere all’arrivo degli strumenti.

Verificare la leggibilità dell’etichetta, la vita utile ammissibile, marcatura CE requisiti PED per presidi successivi al 29 maggio 2002, integrità, accoppiamento manichetta cono, manichetta valvola di comando, indicatore di pressione in campo verde, sigillo sulla valvola di azionamento.

Inoltre, all’atto della richiesta del corso o dell’accertamento finale, il fornitore degli estintori dovrà presentare al Comando una dichiarazione in cui esprime che i presidi messi a disposizione sono conformi al prototipo omologato (art.8 comma 1 lett.c) del DM 7 gennaio 2005) e che sono stati sottoposti a corretta manutenzione (art.4 comma 2 del DM 7 gennaio 2005)”. Il personale docente e discente dovrà sempre essere protetto in base alla valutazione del rischio effettuata.

Info: VVF circolare n.11197 del 14 agosto 2018

Rendicontazione piano controlli prodotti chimici 2017

Sono stati 1331 i controlli effettuati nel 2017 e hanno interessato 480 imprese (più verifiche per ogni impresa e prodotto chimico). 512 i controlli documentali, 810 analitici, 9 analitici Usmaf. 175 i controlli reattivi, ovvero causati da eventi e inadempienze (102 analitici e 73 documentali), 92 quelli condotti dalla collaborazione di diverse Autorità (9 congiunti tra ispettori di varie Regioni, 73 con altre Autorità specifiche di settore come cosmetici e luoghi di lavoro, 10 dalla collaborazione ACN REACH-CLP – Regioni PPAA – amministrazioni dello Stato). 1151 le sostanze e miscele verificate, 751 SDS, 164 articoli. 106 le violazioni.

Entrando nel dettaglio dei dati, il 9% delle imprese controllate appartiene alle categorie fabbricazione di prodotti chimici di base, organici, inorganici, fertilizzanti e composti azotati, materie plastiche; 8% fabbricazione di pitture, vernici, smalti e adesivi sintetici; 6% commercio all’ingrosso di elettrodomestici, macchinari e altri prodotti; 5% commercio di carburante e combustibili; 5% commercio al dettaglio di articoli;, 5% commercio di prodotti chimici; ancora 5% tessile e pelle. Le imprese sono state identificate “ mediante il sistema di classificazione statistica delle attività economiche NACE2. Il campione di imprese controllate per le quali è disponibile questa informazione è costituito da un numero di imprese pari a n. 418, mentre per n. 62 imprese tale informazione è risultata non nota”.

Per quanto riguarda i ruoli e considerando la possibilità che ogni impresa possa ricoprirne più di uno: 256 utilizzatori a valle, 163 distributori, 70 produttori importatori di articoli, 51 importatori di sostanze, 43 fabbricanti, 3 impiegati nella logistica. Dimensione, dato disponibile per 389 del 480 imprese controllate: 114 piccole, 118 micro, 84 medie, 63 non Pmi.

601 degli 819 controlli analiciti hanno interessato le Restrizioni, 67 le Autorizzazioni, 46 Classificazione correttezza SDS, 96 SVHC negli articoli. 9 i controlli analitici Usmaf: 6 a Napoli, 1 ciascuno a Milano Malpensa, Porto Torres, Rivalta Scriva. Le 106 violazioni: 88 illeciti amministrativi, 9 casi con notizia di reato, 9 con raccomandazione scritta.

Info: rendicontazione Piano nazionale controlli prodotti chimici 2017

Incidente stradale a Foggia, dodici morti e scenario mostruoso a Bologna

Dodici persone sono morte ieri in un incidente stradale avvenuto tra Foggia e Termoli sulla Strada Statale 16 altezza Lesina. Un tir che viaggiava in direzione San Severo ha invaso la corsia opposta travolgendo un furgone sul quale si trovavano le vittime, tutti lavoratori migranti probabilmente di rientro da una giornata nei campi di pomodori. Sette delle dodici vittime sono state identificate e sono risultate essere regolarmente presenti sul territorio nazionale. Tre i feriti, tra i quali il conducente del tir.

L’incidente segue di pochi giorni il caso analogo avvenuto il pomeriggio del 4 agosto sulla provinciale 105 tra Castelluccio dei Sauri e Ascoli Satriano dove un camion che stava trasportando pomodori si è scontrato con un furgone. Quattro le vittime e tre i feriti gravi. Anche in questo caso tutte le vittime erano braccianti e migranti.

Ancora altri morti:

Un morto e circa 70 feriti è invece il bilancio dell’incidente apocalittico avvenuto ieri a Bologna, sul viadotto al km 4.300 direzione Sud del Raccordo Autostradale Bologna Casalecchi, bretella A1-A14, dopo il tamponamento tra un’autocisterna che trasportava GPL e un tir.

L’impatto ha causato l’esplosione della cisterna, un enorme incendio e quindi il crollo di una parte del viadotto franato sulla via Emilia. Fiamme ed esplosioni che hanno coinvolto da quel momento attività e abitazioni del quartiere circostante, decine di auto di un concessionario sottostante.

L’uomo che ha perso la vita è il conducente della cisterna, Andrea Anzolin 42 anni.

La procura di Bologna ha aperto un’inchiesta per disastro colposo a carico di ignoti.

Gps su flotte aziendali, indicazioni del Garante

L’ultima newsletter del Garante per la protezione dei dati personali, riporta tra i temi segnalati un provvedimento dello stesso Garante che ha interessato contemporaneamente un’azienda che stava utilizzando Gps sulle auto aziendali e la ditta produttrice del rilevatore di posizione.

Il provvedimento Localizzazione di veicoli aziendali è stato adottato dall’Autorità in seguito all’istanza di un dipendente dell’azienda in merito all’installazione dei dispositivi Gps avvenuta senza informativa e policy aziendale e sul protrarsi dell’attivazione dei dispositivi anche fuori servizio. Essendo i veicolo autorizzati all’utilizzo al di fuori dell’orario di lavoro,il Garante ha risposto a tale appello con le seguenti disposizioni.

Per quanto riguarda la società produttrice del sistema e fornitrice del servizio ha stabilito l’incorporazione del diritto alla privacy nelle funzionalità, per il principio di minimizzazione dei dati e di privacy by design; la rimodulazione di intervalli temporali, tempi di conservazione dati, memorizzazione mappe; la facoltà di disattivazione del Gps; l’adeguamento del sistema alla disciplina europea sulla protezione dei dati.

Per quanto riguarda la ditta utente, ha vietato il trattamento dei dati fuori dell’orario di servizio. “visto che le autovetture potevano essere utilizzate anche al di fuori dell’orario di lavoro e pure da congiunti dei dipendenti, tale sproporzionata attività di raccolta e conservazione dei dati tratti dalla geolocalizzazione del veicolo consentiva di fornire informazioni sul lavoratore non rilevanti rispetto allo svolgimento dell’attività lavorativa (in violazione di legge, in particolare dell’art. 8 dello Statuto dei lavoratori) nonché su terzi estranei”.

Norme richiamate:

Info: Garante Privacy newsletter n.443 del 31 luglio 2018

Gps su flotte aziendali, indicazioni del Garante

L’ultima newsletter del Garante per la protezione dei dati personali, riporta tra i temi segnalati un provvedimento dello stesso Garante che ha interessato contemporaneamente un’azienda che stava utilizzando Gps sulle auto aziendali e la ditta produttrice del rilevatore di posizione.

Il provvedimento Localizzazione di veicoli aziendali è stato adottato dall’Autorità in seguito all’istanza di un dipendente dell’azienda in merito all’installazione dei dispositivi Gps avvenuta senza informativa e policy aziendale e sul protrarsi dell’attivazione dei dispositivi anche fuori servizio. Essendo i veicolo autorizzati all’utilizzo al di fuori dell’orario di lavoro,il Garante ha risposto a tale appello con le seguenti disposizioni.

Per quanto riguarda la società produttrice del sistema e fornitrice del servizio ha stabilito l’incorporazione del diritto alla privacy nelle funzionalità, per il principio di minimizzazione dei dati e di privacy by design; la rimodulazione di intervalli temporali, tempi di conservazione dati, memorizzazione mappe; la facoltà di disattivazione del Gps; l’adeguamento del sistema alla disciplina europea sulla protezione dei dati.

Per quanto riguarda la ditta utente, ha vietato il trattamento dei dati fuori dell’orario di servizio. “visto che le autovetture potevano essere utilizzate anche al di fuori dell’orario di lavoro e pure da congiunti dei dipendenti, tale sproporzionata attività di raccolta e conservazione dei dati tratti dalla geolocalizzazione del veicolo consentiva di fornire informazioni sul lavoratore non rilevanti rispetto allo svolgimento dell’attività lavorativa (in violazione di legge, in particolare dell’art. 8 dello Statuto dei lavoratori) nonché su terzi estranei”.

Norme richiamate:

Info: Garante Privacy newsletter n.443 del 31 luglio 2018